Gli Stati Uniti stanno già attaccando l’Iran tramite terroristi per procura

Creato il 12 novembre 2011 da Tnepd

La CIA finanzia dichiaratamente i gruppi  accusati di sanguinosi attacchi volti a destabilizzare Teheran

di Paul Joseph Watson
Prison Planet

La tesi di Teheran che gli Stati Uniti stanno portando avanti attacchi terroristici in Iran nel tentativo di destabilizzare il regime di Ahmadinejad, in preparazione di un assalto militare, è stata in gran parte ignorata dai media, ma è un fatto ammesso che la CIA utilizza terroristi per procura per fare proprio questo.

"L’Iran dispone di prove inconfutabili che rivelano il coinvolgimento ufficiale del governo degli Stati Uniti nella pianificazione in funzione anti-Iran e nell’invio di elementi per condurre atti di sabotaggio e di terrore in Iran e altri paesi della regione", ha detto la scorsa settimana il segretario del Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale iraniano, Saeed Jalili, promettendo di inviare alle Nazioni Unite la prova del "terrorismo sostenuto dagli Stati Uniti".

"Siamo in possesso di 100 prove inconfutabili che rivelano il ruolo degli Stati Uniti nel dirigere i terroristi per lo svolgimento di atti di terrorismo in Iran e nella regione," il Leader Supremo della Rivoluzione Islamica Ayatollah Seyed Ali Khamenei ha aggiunto.

Mentre la storia è stata riportata dai media di Stato iraniani, la stampa occidentale l’ha accolta con una scrollata di spalle collettiva. Al nuovo rapporto dell’AIEA che sostiene che l’Iran era sul punto di sviluppare un’arma nucleare, è stata concessa una copertura mille volte più ampia.

Tuttavia, il fatto che gli Stati Uniti stiano addestrando e finanziando gruppi terroristici per destabilizzare l’Iran, attraverso la violenza e altri atti di sovversione, è stato ammesso.

L’ex veterano della CIA, Robert Baer, ha spiegato nel documentario Vanguard: guerra segreta degli Stati Uniti con l’Iran , che gli Stati Uniti sono in guerra con l’Iran da anni, attraverso i suoi terroristi per procura, in particolare il gruppo nazionalista militare curdo PJAK, che è stato accusato di numerosi attacchi in Iran.

Come hanno riferito nel 2007 il Telegraph di Londra, ABC News e numerose altre testate mainstream, gli Stati Uniti stanno utilizzando anche il gruppo terrorista sunnita Jundullah affiliato ad Al-Qaeda, per effettuare attentati suicidi e altri attacchi di destabilizzazione in Iran, una politica realizzata dall’amministrazione Bush e continuata sotto Obama.

Fonti di intelligence hanno rivelato che "Il presidente George W. Bush ha dato l’approvazione alla CIA per avviare operazioni "in nero" sotto copertura per ottenere un cambiamento di regime in Iran. Bush ha firmato un documento ufficiale approvando i piani della CIA per una campagna di propaganda e disinformazione destinata a destabilizzare, e infine rovesciare il governo teocratico dei mullah", ha riferito il Telegraph.

Parte di questa campagna di destabilizzazione della CIA comprendeva "Dare supporto a distanza, fornendo denaro e armi, a un gruppo militante iraniano, Jundullah, che ha condotto raid in Iran dalle basi in Pakistan", affermava il rapporto.

Jundullah è un ramo sunnita di Al-Qaeda precedentemente guidato dal presunto cervello dell’11/9, Khalid Sheikh Mohammed. Nel mese di ottobre 2009, Jundullah ha attaccato la Guardia Rivoluzionaria Iraniana presso la sua sede a Pishin, vicino al confine con il Pakistan, uccidendo 40 persone.

Il gruppo è stato accusato di numerosi attentati in Iran con l’obiettivo di destabilizzare il governo di Ahmadinejad ed è attivo anche in Pakistan, dopo essere stato indicato per il suo coinvolgimento in attacchi contro stazioni di polizia e autobombe al Centro Culturale USA in Pakistan nel 2004.

Nel maggio 2008, ABC News ha riferito che il Pakistan stava minacciando di riconsegnare sei membri del Jundullah all’Iran dopo essere stati presi in custodia dalle autorità pakistane.

"I funzionari americani hanno detto ad ABC News che ufficiali dell’intelligence degli Stati Uniti di frequente incontrano e consigliano i leader del gruppo Jundullah, e che funzionari dei servizi segreti, attuali ed ex, sono al lavoro per impedire che gli uomini siano inviati in Iran", ha riferito ABC News, evidenziando ancora una volta la stretta relazione tra il gruppo terroristico e la CIA.

Nel luglio 2009, un membro del gruppo Jundullah ha ammesso dinanzi al tribunale di Zahedan Iran che il gruppo era un delegato per gli Stati Uniti e Israele.

Abdolhamid Rigi, un membro anziano del gruppo e il fratello del leader del gruppo, Abdolmalek Rigi, che era uno dei sei membri dell’organizzazione estradati dal Pakistan, ha detto alla corte che Jundullah era stato addestrato e finanziato da "Stati Uniti e sionisti". Ha anche detto che il gruppo aveva ricevuto ordini da America e Israele di intensificare i suoi attacchi in Iran.

Jundullah non è l’unico gruppo terroristico anti-iraniano che il governo degli Stati Uniti è stato accusato di finanziare, nel tentativo di fare pressione sul governo iraniano.

Molti soggetti credibili, inclusi informatori dell’intelligence statunitense ed ex personale militare, hanno affermato che gli Stati Uniti stanno conducendo operazioni militari segrete all’interno dell’Iran con gruppi di guerriglieri per effettuare attacchi contro le unità della Guardia Rivoluzionaria Iraniana.

Si sospetta ampiamente che la ben nota organizzazione terroristica di destra, conosciuta come Mujahedeen-e Khalq (MEK), un tempo gestito dai temuti servizi segreti di Saddam Hussein, ora lavorano esclusivamente per la Direzione delle Operazioni della CIA ed eseguono bombardamenti a distanza in Iran.

Dopo un bombardamento in Iran nel marzo 2007, il Telegraph di Londra ha anche riferito di come un alto ufficiale della CIA, ha denunciato il fatto che l’America sta segretamente finanziando gruppi terroristici in Iran, nel tentativo di aumentare la pressione sul regime islamico perchè rinunci al suo programma nucleare.

Un articolo dal titolo Gli Stati Uniti finanziano gruppi terroristici per seminare il caos in Iran , rivela come i finanziamenti per gli attacchi effettuati da gruppi di terroristi "proviene direttamente dal bilancio classificato della CIA", un fatto che ora non è "un gran segreto", secondo un ex alto funzionario della CIA di Washington che Domenica ha parlato in forma anonima a The Telegraph.


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