Gli struffoli, perle d'amore e pietre magiche

Da Pamirilla


Mi ha fermata una zingara, per la strada, io che non mi lascio fermare mai da nessuno.
Mi ha sorriso e guardata dritta negli occhi, io ho fissato i miei nei suoi.
“Io sono una zingara vera” mi ha detto “mi chiamo Lucia. Chiedi di me a chiunque: tutti mi conoscono.”
“Non ne ho bisogno” le ho detto, io sono una strega vera, ho pensato, lo so chi sei.
Lucia ha un viso straordinario, antico, gli occhi saggi e profondi, la pelle scura che sa di sole. È bella.
Indossa orecchini di oro e corallo che le illuminano il viso.
“Sei bella” dice a me” hai molti corteggiatori”
Rido.
“Tieni, prendi, questo ti porterà fortuna e ti proteggerà dell’invidia e dal male. L’amore ti è vicino. Hai molti corteggiatori ma uno di loro è speciale.”
Lucia tira fuori dalla tasca una piccola pietra e me la stringe nella mano.
Le prendo la mano e la trattengo nella mia “Che belli i tuoi occhi Lucia, sono pieni di luce”.
Io sono una strega, e lo so chi sei, zingara.
“Ti leggo la mano?”
“No Lucia, non serve” mi schernisco.
“Mi troverai sempre qui, se mi cerchi ti aspetterò. Buona fortuna”

Nella tasca del capotto ho una piccola pietra magica che mi porta fortuna e mi protegge dalle menzogne.
La stringo tra le dita e le chiedo di farmi volare via.

Il Poeta che mi scrive parole-perle d’amore ogni notte, lungo tutto il filo della notte, mi ha raggiunta a bordo del suo biplano rosso ed è atterrato nella mia vita nella notte più lunga di tutte.
Gli ho mostrato la mia pietra magica e lui ha sorriso di me, dell’incontro tra una zingara e una strega.
Tra gli angeli di pietra, sul ponte sospeso sopra il fiume, il mio Pilota di biplano mi ha baciata; tutte le parole sono diventate inutili, le pietre magiche inutili, la notte interminabile.
Quando la notte si è dissolta ho trovato nuove parole-perle d’amore sul cuscino e tra le dita una piccola pietra.
Lontano il rumore di un biplano che vola via, sul parapetto del ponte di pietra, tra gli angeli, due orecchini di oro e corallo, orecchini di zingara.



Come perle d’amore, fuse nel miele e nel gioco infantile dei confettini colorati,
Come piccole pietre magiche da schiacciare tra i denti sussurrando una magia,
ecco gli

   Struffoli  


Ingredienti x 4 persone

200g di farina
2 uova
1 cucchiaio di zucchero
25g di burro
Un tappo di rum o limoncello, secondo il gusto e l’aroma del miele di finitura
Scorza di limone grattugiata
Un pizzico di sale

300g di miele d’acacia o aromatico a vostro piacere
Confettini e codette per la decorazione


Mescolare la farina con lo zucchero, il sale e la scorza di limone. Impastare con le uova leggermente battute ed il burro morbido. Aggiungere infine l’alcool: il rum per un aroma più profondo, la grappa per dare verve, limoncello se utilizzerete un miele agli agrumi.
Lasciar riposare l’impasto in frigorifero per una mezz’ora poi stenderla in cordoncini di circa un cm di diametro e tagliare con il coltello perle di pasta. Friggere in olio di arachide, scolare bene.
Mescolare il miele con poca acqua per renderlo fluido, sul fuoco bassissimo.
Aggiungere poco a poco agli struffoli miele e i confettini mescolando perché se ne impregnino uniformemente, dare una forma a ciambella o la classica montagnola o servire in piccole tazzine.


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