Il meccanismo del fund raising, pertanto, genera uno scambio in cui il donatore devolve risorse e l’organizzazione in cambio non cede un bene equivalente ma un bene relazionale come il ringraziamento, l’amicizia, una tessera di socio o qualunque forma pubblicitaria indiretta.
Lo scopo del fundraiser di successo deve essere quello di insegnare alle persone la nobile arte del donare e la gioia che ne consegue. Solo trasmettendo questo messaggio, qualunque campagna di fund raising può portare i suoi buoni frutti.
Un’attività di fund raising di successo non lascia nulla al caso ma si basa su una strategia ben precisa che in primis identifica la buona causa, analizza il mercato esistente e raggiunge i potenziali donatori coi quali continua a coltivare un rapporto di collaborazione anche dopo l’atto della donazione.
COMPONENTI PER UN FUND RAISING DI SUCCESSO
Il successo dell’attività di fund raising é determinato dalla presenza di alcuni fattori immancabili che contraddistinguono la raccolta fondi di un’organizzazione no profit. Alla base di tutto deve esistere un documento di buona causa, chiaro e stimolante, in grado di giustificare la raccolta fondi che deve essere funzionale al fabbisogno economico che il programma richiede.
Una stima realistica del fabbisogno economico facilita anche l’individuazione del bacino di donatori ai quali bisogna rivolgersi per ottenere i fondi sufficienti.
L’elemento sicuramente più importante per un’attività di successo é il poter contare su volontari carismatici che sono pronti a spendere tempo, risorse ed energie per la causa dell’organizzazione no profit e per la riuscita del programma che intende realizzare.
Infine, non bisogna trascurare il fattore tempo che deve essere ben dosato per elaborare e mettere in atto un programma di fund raising efficace, che sia anche in grado di tenere conto della crescente competizione tra gli organismi no profit per ottenere fondi e della crescente instabilità economica.
STRUMENTI PER IL FUND RAISING: RACCOLTA FONDI DALLE IMPRESE
Quando si intraprende un’attività di fund raising, qualunque sia lo strumento adottato per la sua diffusione, non bisogna mai scoraggiarsi o confrontare i propri risultati con quelli ottenuti dai giganti del no profit.
Ogni organizzazione, infatti, deve sfruttare le proprie peculiarità e far leva su queste per stimolare il donatore a devolvere per quella specifica organizzazione piuttosto che per una qualunque altra.
Uno degli strumenti di fund raising testato e particolarmente efficace é la raccolta fondi dalle imprese.
Il rapporto che si crea tra le imprese e le organizzazioni no profit é riconducibile al concetto di sponsorizzazione, ossia si tratta del finanziamento a scopo pubblicitario, di un gruppo di persone o attività di varia natura, da parte di aziende industriali e commerciali. Oggi molte imprese si sono orientate verso il mondo del no profit e il sostegno delle buone cause.
Infatti, un’impresa che palesa il suo interesse per la comunità e il bene collettivo è vista in ottica diversa e viene rivalutata sul mercato grazie ad un netto miglioramento della propria immagine.
Le imprese donano anche perché credono nel valore alto della donazione o perché scelgono di sostenere progetti che possono interessare il loro personale.
In altri casi, le imprese donano semplicemente per rimanere in linea con l’atteggiamento tenuto da altre imprese, ovvero donano perché lo fanno le altre.
Un’impresa, oltre alla donazione in denaro, può finanziare i progetti una percentuale che viene devoluta in beneficenza in relazione al numero dei pezzi venduti dall’azienda o anche attraverso la donazione di beni materiali (pc ed attrezzature di ufficio), servizi o spazi da utilizzare che includono le forniture di luce, acqua e telefono.
IL RUOLO DEI VOLONTARI NELLA RACCOLTA FONDI DALLE IMPRESE
Il volontario gioca un ruolo determinante nel mantenere vivi i rapporti di collaborazione tra l’organizzazione no profit e l’azienda donatrice. Solo la passione, la motivazione e un alto grado di fiducia nella mission dell’organizzazione permettono ai volontari di farsi portavoce degli ideali. Molto spesso i volontari, a causa della loro non remunerazione, sono indotti a pensare che la loro attività venga svalutata ma in realtà ciò é sbagliato ed é giusto che abbiano un ruolo di primaria importanza nella gestione dei rapporti con le imprese.
SVILUPPARE LE RELAZIONI CON LE IMPRESE
Quando ci si rivolge ad un’impresa è necessaio intrattenere dei rapporti con i dirigenti ed essere ben consapevoli delle motivazioni che dovrebbero indurre l’impresa ad elargire una donazione all’associazione.
Quindi è opportuno mettersi in contatto telefonico e per via telematica con i referenti e fissare un incontro in cui è bene evidenziare i successi passati dell’organizzazione e le aspettative future.
Non bisogna scoraggiarsi al pensiero di domande insidiose o difficili che sicuramente verranno avanzate, infatti è possibile che venga richiesta ulteriore documentazione e maggiori dettagli informativi.
Al termine dell’incontro, é buona norma inviare i ringraziamenti anche in caso di esito negativo e cercare di capire gli eventuali motivi di una negazione. Se invece si riceve la donazione basta inviare la lettera di ringraziamento e le successive relazioni, invitando inoltre i rappresentanti aziendali a visitare le sedi dell’organizzazione no profit.