Gli svelamenti inconsci di Pino Latronico
Creato il 03 ottobre 2015 da Massimocapodanno
" Pieno e vuoto. Chiaro e scuro. Vita e morte. Sopra e sotto. Luce e
ombra. L’universo e le sue infinite sfaccettature sono racchiuse tutte nelle
opere dell’artista Pino Latronico. Nella mostra “Cromie dell’inconscio”, allestita nello spazio
espositivo “FornaceFalcone” al CilentoOutlet Village, nell’ambito della rassegna culturale “Materie1”,
sono esposte sette opere inedite, maestose ed ipnotiche del pittore lucano. Raccontano
tutte una storia al tempo stessa fantastica e reale, perché nei soggetti che sembrano
frutto di un sogno, vi è custodito il senso della vita, fatta di un inizio e di
una fine, di una nascita e di un commiato. Sette storie accomunate da un medesimo
punto di partenza. Non importa se sia stilizzato, invocato o dipinto nei minimi
particolari. L’albero è l’elemento presente in tutte le opere, attorno al quale
si sviluppa e si irradia la scena. L’albero del peccato originale, l’albero
maestro, l’albero della vita, l’albero degli amanti archeologi, l’albero del
fico, l’albero dei cipressi, l’albero dei pesci: in ognuno di questi quadri si
sviluppa un mondo dove la dimensione del tempo e dello spazio si ferma e si
cristallizza nell’immaginario di chi guarda. La scena potrebbe essere avvenuta
in ogni epoca e in ogni luogo, vi sono richiami al passato ed elementi di
probabile quotidianità. In ogni quadro colpisce l’approccio, intenso e
vibrante, che Latronico ha con il colore. Lo segue senza assecondarlo, lo
ascolta senza lasciarsi domare, bensì domandolo, perché “la pittura è il
colore, ma quest’ultimo non deve sopraffarti”. L’artista conduce giochi arditi
e irriverenti, accostando tonalità difficili nella convivenza, rendendo
armonico quello che all’apparenza sembra impossibile. In ogni opera, quasi come
se fosse la sua firma segreta, un elemento, un ricordo, un rimando, alla sua
terra, la Lucania, con il suo glorioso passato e la sua storia millenaria. "
di Francesca Blasi
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