Così, di botto.
Non l'ho maltrattato, non gli ho fatto nulla, ma lui pare proprio che ce l'abbia con me.
Al mattino infilo un paio di scarpe a forza, guido vedendo le stelle fino in ufficio. Camminarci sopra, a quel piede, di sicuro non fa bene.
La sera tolgo la scarpa e ci trovo dentro uno zampone.
Il giorno dopo uguale, se non peggio. Non servono a niente pomate, creme, unguenti miracolosi. Quello che ci vorrebbe, a quel piede, è del riposo. E guarda caso è proprio quello che non mi posso permettere.
Decido quindi di andare dal medico quella sera.
Nel pomeriggio mi squilla il telefono.
- Ciao!Passo quindi a salutare i miei.
- Ciao mamma, come state?
- Bene, siamo scesi dalla montagna. Ci vediamo stasera per l'aperitivo?
- Ma veramente...
- Daaai, non ci vediamo da settimane.
- E' vero. Vabbè passo. Devo andare dal medico, ma per fortuna riceve fino a tardi. Passo a salutarvi e poi vado, ok?
Mia madre si agita al solito moltissimo vedendomi zoppicare, ma pare rassicurata quando le prometto che passo dal medico tornando casa.
Dopo l'aperitivo arriva il momento dei saluti.
- Ciao, io vado.Mando un sms a FF: "o uccido mio padre o stasera arriverò un po' più tardi".
- Senti, quando hai due minuti mi prenoti un volo?
- Certo papà. Mandami i dati via email e faccio la prenotazione.
- Ok, grazie. Quando pensi avrai tempo per farlo?
- Non lo so. Entro quando lo devo fare?
- Stasera.
Arrabbiata come una biscia mi piazzo davanti al pc dei miei e cerco di fare la prenotazione, che non va nemmeno a buon fine a causa di una indecisione dell'ultimo momento sul numero di bagagli da stiva da prenotare.
Perdo l'appuntamento col medico per niente, torno a casa arrabbiata nera e col piede sempre dolorante. Ah, e con mia madre che mi urla dal terrazzo: "mi raccomando, vai dal medico il prima possibile". Come se fossi io che non ci voglio andare.
FF mi vede tornare a casa zoppicante e isterica. Perdere quell'appuntamento col medico significa stare col piede dolorante almeno altri due giorni.
Mosso a pietà si piazza vicino a me sul divano, mi mette una pomata sul piede e me lo fascia.
- Grazie...
- Prego. Visto che devi alzarti per mettere via la pomata, mi porti qualcosa da bere?
Tutto questo perchè sono una donna.
Se fossi stato un uomo non sarei andata al lavoro, non avrei guidato, mi sarei lamentata come una lagna per il dolore al piede, tutti avrebbero avuto compassione e scommetto che avrei pure rimediato un passaggio dal medico. A parità di dolore.
La Redazione