Una volta gli uomini preferivano le bionde. O così ci hanno convinto Marilyn Monroe e tutte quelle dopo di lei.Poi non è stato più sufficiente (e ve lo dice una che è stata bionda tutta la vita!) e, da un certo punto in poi, non abbiamo più capito cosa volessero, gli uomini. In alcuni casi, forse, solo un miracolo. O una dea.
Celeste Giampietro Collins ne è sicura e nel suo "Gli uomini preferiscono le dee" [Rizzoli] racconta cosa potrebbe succedere se Venere scendesse sulla terra.
In realtà non è la dea ad arrivare tra i mortali ma, grazie a una cintura che, come leggenda vuole, gli è appartenuta, ogni donna o uomo può essere una divinità in grado di ispirare - a volte anche inspiegabilmente - un'attrazione fortissima.
Carla Russo è un'archeologa (precaria) che lavora al museo di Matera, fidanzata (precaria) di Daniele che è partito per Londra e non si fa sentire da giorni. Carla sopporta da sempre i confronti che sua madre fa con la sua super truccata e super accessoriata sorellina, così come subisce le angherie del suo capo con la prospettiva che un giorno i suoi sforzi (e la sua pazienza) saranno giustamente ricompensati. Diciamo che Carla aspetta e spera che un giorno le sue qualità saranno riconosciute anche dal resto del mondo. Poi, mentre è immersa nella polvere dei reperti che sta portando alla luce, le capita tra le mani qualcosa che non si aspettava: una cintura preziosissima e misteriosa che non può essere nient'altro se non quella che i miti raccontano che la dea Venere abbia interrato proprio nei pressi di Matera.
Così, i miti e le leggende entrano nella vita quotidiana di Carla e lei è improvvisamente circondata da un'aura irresistibile che attrae gli uomini come una calamita. Anche un suo ex compagno di scuola, ora famoso attore di fiction, non riesce a starle lontano, tanto che Carla cerca così di far ingelosire Daniele, che intanto è tornato da Londra ma si è ben guardato dal chiamarla. La sicurezza che le dona questa sua nuova condizione, le permette di raggiungere anche un insperato traguardo sul lavoro.
Quando anche Daniele cade vittima dell'incantesimo della dea Venere, però, Carla si trova a chiedersi se è davvero questo che lei cerca, se può accontentarsi di un uomo che guarda lei ma in realtà preferisce una dea.
Celeste Giampietro Collins, al suo esordio narrativo, propone un testo dall'ironia brillante e leggera, con approfondimenti culturali che, si percepisce chiaramente, non sono frutto di improvvisazione. I personaggi sono ben costruiti e la storia si snoda senza alcuna falla, coerente dall'inizio alla fine, tanto che la lettura procede spedita alla ricerca dell'happy ending che, puntuale, non tarda ad arrivare.
"Gli uomini preferiscono le dee" si legge con spensieratezza, con quella certa leggerezza che la buona scrittura riesce sempre a trasmettere al lettore.