Glitch (Wired #1) di Mirya

Creato il 03 novembre 2015 da Anncleire @anncleire

«Mettiamo bene in chiaro una cosa» proruppe lui con aria rabbiosa. «Io sono io e tu sei tu. Non ti permetterò di fingere che non sia così, non ti permetterò di ignorare chi siamo solo perché offende il tuo spirito Glitch.»

“Glitch” è il primo volume della trilogia “Wired” di Mirya. Autopubblicato, è un libro dove la fantascienza si fonde con la romance e con il mistero e mescola talmente tante situazioni ed emozioni che è davvero difficile da descrivere. Uscito il primo novembre, è uno di quei libri da assaporare piano piano, vivendo ogni momento della lettura con l’adrenalina di non sapere cosa succede, l’ansia dell’aspettativa. Si soffre, si ride, si piange, ci si emoziona. Un libro che non smetterò mai di consigliare e che sicuramente amerete dalla prima all’ultima pagina.

A partire dalla generazione 3.0, gli esseri umani si sono abituati a essere quasi sempre connessi al web, tramite il portale installato nella nuca. Ma alcuni di loro sono davvero sempre connessi, e possono accedere a un’altra realtà virtuale, in cui si trova la loro altra anima.  Considerati pericolosi dal resto dell’umanità, i Wired vivono nascosti e sono educati in scuole nascoste, dove imparano a gestire i loro poteri e i loro Alter. Leanne non sapeva di essere una Wired impura, finché non ha percepito la sua Alter. Caleb ha sempre saputo di essere un Wired puro, nato e cresciuto per onorare il DNA della sua famiglia.

Il loro odio dura da più di quattro anni. Il loro amore è appena iniziato. E tutto il Mondo Connesso scommette contro di loro.

Questa non sarà una recensione, probabilmente perché sono troppo di parte, però non posso e soprattutto non voglio lasciare uno spazio vuoto dove dovrebbe stare la mia opinione di questo libro. Ho assistito ad ogni fase della stesura dal “ma se prendessi Succo di Zucca e la mettessi in uno sfondo fantascientifico?” al “premi il tasto pubblica su Amazon” e sono talmente orgogliosa del lavoro che Mirya ha svolto che è difficile parlarne in maniera chiara. Avrei voglia di riempire questo post con solo “Meraviglioso!” e “Straordinario!”, ma poi non sarei io, ma poi non sarebbe un vero commento, ma solo i vaneggiamenti di una povera pazza. Glitch è tante cose, è un libro futuristico, un libro che si nutre di informatica e IT, ma che nasce prima di tutto come una storia d’amore, che si evolve intorno ad un nucleo centrale per assorbire una miriade di dettagli che gettano il seme per i restanti libri della trilogia. La fantasia e la bravura di  Mirya sono incredibili, l’accuratezza delle descrizioni eccezionali e ogni capitolo è ricchissimo di informazioni.

La narrazione procede su due piani, passato e presente di Leanne, una ragazza che in mondo che oramai vive sempre connesso, scopre di essere una Wired, una persona dotata di Alter, ma è una Wired anomala visto che la sua Alter deriva da una deformazione genetica spontanea. Leanne ha un focus molto forte su cosa vuole ottenere, sul raggiungimento dei suoi  obiettivi, è volenterosa, seria, responsabile, ma allo stesso pur conservando le caratteristiche della brava ragazza è un’eroina anomala. Non solo non è geneticamente perfetta, ma anche lei si lascia ottundere la vista dai suoi pregiudizi, dalle sue esperienze, dal mondo che in un certo qual modo si nutre delle sue emozioni. Leanne è forte e coraggiosa, ma allo stesso tempo ha paura di lasciarsi andare, di cedere al vero lato Wired che caratterizza la sua vita. Leanne  è una ragazza che si porta dietro il peso della sua condizione e cerca in ogni momento di scendere a patti con sé stessa e con la sua natura. Accanto a lei ci sono i suoi compagni di avventura o sventura a seconda dei punti di vista, tutti con una caratterizzazione accuratissima, tutti con un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia. L’attenzione del lettore è sempre mantenuta altissima, la storia infatti è molteplice. Perché mentre Leanne nel corso degli anni impara cosa vuol dire essere una Wired deve affrontare pericoli indicibili, situazioni che la metteranno in pericolo con i suoi amici più cari. Adam prima di tutto, il ragazzo speciale che  è un diverso tra i diversi, Felicity e Gregory, Ben e soprattutto la mia adorata Edelweeiss, la mia preferita, una ragazza che apparentemente sembra vivere in un mondo tutto suo, ma che in realtà nasconde un’intelligenza brillante e viva. Ma dall’altra parte Leanne deve fare i conti con i Gold e soprattutto con Caleb Webster, la sua nemesi, il suo nemico, uno dei ragazzi più importanti della sua vita. Caleb è uno stratega, un manipolatore che “strisciando e calcolando” riesce ad ottenere tutto ciò che vuole o almeno ci prova. Caleb è uno di quei personaggi che inizi ad odiare, ma poi nascondono un fascino potente e misterioso. Caleb ha tantissimo da dire, Caleb è davvero la colonna portante di questa storia.

Uno degli aspetti più interessanti e sicuramente più riusciti è la costruzione del worldbuilding, arzigogolato e potente, ricchissimo di dettagli. La tecnologia che Mirya ha immaginato è plausibile e allo stesso tempo completamente al di fuori di qualsiasi portata, fonde scienza e magia, in un connubio che è il tipico sviluppo scientifico.

L’ambientazione è straordinariamente ricca, Upgrade dove si svolgono la maggior parte delle vicende si trova a Villa Borghese, in quel di Roma e qui si sviluppa un ambiente che subito appare nella mente del lettore. Il refettorio, i dormitori, il Serraglio OGM disegnano la quotidianità dei personaggi rendendoceli subito vicini.

Il particolare da non dimenticare? Un fermaglio a forma di drago…

Una storia mozzafiato che non lascia scampo, cattura dalla prima all’ultima pagina. La penna di Mirya delinea un percorso ricco e ostacolato, che corona la fatica della scoperta, il fascino del primo amore, la meraviglia della fantascienza, il fascino di un racconto che ha dell’incredibile, ma che sconvolge per la sua bellezza. Leggetelo, non ve ne pentirete!

Buona lettura guys!


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