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GlobalFoundries sta lavorando sui due processi produttivi a 7 e 10nm, e non sembra che l'azienda voglia renderli disponibili fuori casa propria. La fonderia spera che gli specialisti di IBM le diano una mano per arrivare al vertice del settore.
GlobalFoundries, società a cui anche AMD si affida, ha spesso avuto problemi riguardo il progresso tecnologico, poiché in molte occasioni non è riuscita a stare al passo dei competitor. Negli ultimi anni, l'azienda ha fatto tanto per tentare di recuperare il gap, come con l'acquisizione di Chartered Semiconductor, che ha portato molto talento all'interno dei ranghi di GlobalFoundries. Ciò non ha fatto diventare la società la prima fonderia al mondo, ma l'ha certamente fatta rimanere in gioco, il che è già tanto al giorno d'oggi.
L'azienda ha avuto numerosi problemi con il processo produttivo a 32nm SOI, ha dato per disponibile in ritardo quello a 28nm, così come lancerà più tardi degli altri i 14nm.
GlobalFoundries vuole quindi darsi una mossa e, a mezzo di un team formato anche da ingegneri IBM, essa ha intenzione di accelerare lo sviluppo dei processi produttivi a 7nm e a 10nm.
"Stiamo lavorando alle tecnologie per la prossima era.", ha fatto sapere Sanjay Jha, chief executive offer di GlobalFoundries. Il CEO non ha menzionato alcun obiettivo temporale e nessun target specifico a cui si riferirà la tecnologia. Samsung e TSMC hanno però indicato la fine del 2016 per i 10nm, quindi è chiaro che GlobalFoundries dovrà perlomeno rispettare queste tempistiche se vuole rimanere competitiva.
GlobalFoundries
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