Gmail permetterà l’invio di email agli utenti di Google+ senza conoscere il loro indirizzo

Creato il 29 gennaio 2014 da Ico Arena @icoarena
E’ di questi giorni la notizia che Google sta per rendere disponibile una nuova funzionalità: Gmail permetterà l’invio di email agli utenti di Google+ senza conoscere il loro indirizzo.
Questa nuova feature è stata senza dubbio ideata per facilitare il contatto tra gli utenti ma potrebbe portarci anche ad essere bombardati da email indesiderata e divenire vittima di spam.

Per utilizzare questa funzione ovviamente dovrai avere un profilo attivo su Google+ cosicché quando crei un nuovo messaggio di posta elettronica, iniziando a digitare il nome del destinatario, comparirà “magicamente” la lista dei contatti appartenenti alle tue cerchie.

Come dicevo prima, però, questo aggiornamento apre le porte a un possibile attacco spam incontrollato.
Come possiamo proteggerci?

Ebbene, anche se il tuo profilo su Google+ è definito come pubblico, non è detto che lo sia anche il tuo indirizzo di posta elettronica.
Per limitare questo fenomeno è importante che prestiamo attenzione alla configurazione della tua Gmail per determinare chi può inviarti messaggi email senza conoscere il tuo indirizzo.

Potrai abilitare questa funzione per:

  • qualsiasi utente di Google+ (col rischio di ricevere email indesiderate)
  • solo ai tuoi contatti di Google+ (persone che segui o conosci)
  • cerchie estese (persone che appartengono direttamente alle tue cerchie o a quelle dei tuoi contatti)

Oppure puoi decidere di disabilitare completamente questa funzione impedendo a chiunque di inviarti email senza conoscere il tuo indirizzo.

Secondo me questa è una funzione che ci permette di risparmiare tempo qualora dovessimo inviare una mail urgente a qualcuno e non abbiamo a portata di mano il suo indirizzo di posta elettronica.
In più facilità ancora di più l’interazione tra gli utenti rendendo il servizio di Gmail ancora più social.

Tu invece cosa ne ne pensi?
Reputi utile questa funzionalità o secondo te ci espone all’inutile rischio di essere bombardati ancor più da email indesiderate?