Sono piccine, bitorzolute, la buccia è nerastra e la polpa di un gran bel viola, scuro e intenso. Sono profumatissime e hanno un sapore deciso che assomiglia alla castagna, una delizia insomma, se non che le belle patatine hanno un pessimo carattere.
Cercando loro tracce su internet, se ne rileva la scarsa adattabilità a fare quello che fanno le patate normali, e come dargli torto visto che, semplicemente lessate, sono squisite?
Io però ho voluto provare a farci degli gnocchi, cosa a cui si prestano bene avendo a disposizione uno schiacciapatate particolarmente robusto e un baldo giovanotto per azionarlo, perché le piccolette non si fanno schiacciare volentieri.
Li ho conditi con burro fuso e semi di papavero, per far risaltare il sapore.
Ingredienti: 500 g di patate Vitelotte, 125 g di farina 0, 1 uovo, sale, burro, semi di papavero, grana grattuggiato.
Lessare le patate, sbucciarle e passarle allo schiacciapatate.
Unire la farina, un pizzico di sale e l'uovo (io di solito non uso l'uovo negli gnocchi, ma con le Vitelotte è indispensabile) e impastare fino ad avere una massa omogenea.
Creare gli gnocchi e lessarli secondo prassi.
Rosolare i semi di papavero nel burro e condire gli gnocchi caldissimi.
Servire con grana padano grattuggiato