Oggi vi posto una ricetta che viene pari pari dalle mie origini rodigine. Come? Cosa vuol dire rodigino? E va bene, rovigotte, ok? Meglio?No scusate lo scherzo, in realtà l'uso dello spregiativo rovigotto viene dalla mia importazione in terra trevigiana, dove gli snobbissimi trevigiani, che si considerano probabilmente la flangia nobile del veneto, hanno questo delizioso modo di rapportarsi con gli esterni.Comunque in realtà questa ricetta viene dal confine tra Veneto e Emilia Romagna, da quella zona di mezzo sulle rive del Po che è il basso Polesine.
Gli gnocchi dolci me li facevano sempre le mie nonne quando ero piccina e venivano considerati un piatto speciale, si faceva nei giorni di vigilia di qualche festa e si potevano fare con le patate normali, ma una versione più aromatica si otteneva con le patate "Americane".
Si fa risalire l'origine di questo condimento dolce e speziato fino al medioevo e l'uso del burro ne indica proprio l'utilizzo come cibo di vigilia, il bianco ascetico infatti è presente sia nel cibo gnocco che nel condimento di burro.Ma a parte origini e motivazioni per me, questi gnocchi, restano un piatto del cuore e sono profondamente legati alle mie origini visto che comunque, al di là della zone di Rovigo e del Polesine, non li ho mai ritrovati.
ma se volete la ricetta, che vi consiglio di provare nonostante causi una fortissima dipendenza, bé... la trovate QUI!