Gnocchi psichedelici

Da Lisbeth @minpeppex
Quando ho visto le patate viola vitelotte sul banco del reparto ortofrutta dell'Ipercoop, non volevo credere ai miei occhi. Ho preso in mano il sacchetto girandolo e rigirandolo più volte in mano, leggendo e rileggendo l'etichetta per essere sicura che fossero proprio loro e non un'allucinazione. Da quando avevo visto questo post sul blog di Jo, erano diventate un'ossessione da tradurre in concretezza al più presto, ma non credevo che sarebbe stato così facile e "casuale".
Le vitelotte sono patate a pasta naturalmente viola, senza aggiunta di sostanze strane, o incroci o trattamenti discutibili, o OGM. Sono un antichissimo cultivar, originario del Perù, abbastanza coltivato in Francia, molto meno conosciuto da noi. I più curiosi potranno trovare altre informazioni su questa pagina di Alimentipedia.

Tornando, invece, alla mia spesa all'Ipercoop, senza pensarci su un secondo, ho afferrato al volo un sacchetto di vitelotte e l'ho infilato nel carrello. Anzi, poi c'è stato anche un siparietto alla cassa a dir poco comico: la cassiera passa al lettore tutti gli articoli che avevo messo sul nastro trasportatore. Arriva alle patate e il registratore di cassa non rileva nulla... 1 tentativo... 2 tentativi... alla fine mi dice "signora, a queste patate manca il codice a barre... che fa? le lascia???"

"Noooooooooooooooooooo!!! neanche per sogno... me ne fa andare a prendere un altro sacchetto???"
"Sì sì prego, faccia pure!"
Ah 'mbé! No dico, a sorpresa trovo le tanto agognate vitelotte, e tu mi chiedi di lasciarle perché sono senza codice a barre?!? ma ti faccio ingoiare il lettore a infrarossi, piuttosto!!! XD

Comunque, detto fatto, ho preparato gli gnocchi psichedelici viola, che ho condito molto semplicemente con burro e salvia perché volevo sentire bene il sapore della patata. Per questa prima volta, dato che non conoscevo l'articolo, ho messo anche poca patata gialla, ma in effetti se ne può fare a meno perché la patata viola è già sufficientemente farinosa di suo, pertanto indicata per gli gnocchi anche senza aggiustamenti. Per il resto, ho proceduto come faccio sempre, aggiungendo farina per un terzo del peso delle patate, due parti di farina tipo 0 e una parte di farina di grano duro, in questo caso la nostra saragolla. Niente uovo, né intero né solo il tuorlo, io gli gnocchi li faccio così. Il risultato è stato uno gnocco dall'insolito color lilla, un sapore che ricorda vagamente quello della nocciola e scioglievolissimo al palato... una delizia!

Ottimo il condimento semplice di burro e salvia che valorizza senza affatto coprire il gusto della patata. Una meravigliosa scoperta, non c'è che dire, per cui devo ringraziare la preziosa Jo, che ancora una volta mi ha fatto conoscere una piccola perla della nostra gastronomia.
  • 450 g di patate vitelotte (*)
  • 150 g di patate gialle (*)
  • 100 g di farina tipo 0
  • 50 g di farina di saragolla
  • sale q.b.
  • burro q.b.
  • 1 ciuffetto di salvia
(*) sono i pesi a crudo con la buccia; una volta cotte, pelate e schiacciate, il peso delle patate era 440 g e la quantità di farine è calcolata su questo peso
Lessare le patate, passarle allo schiacciapatate e impastarle con la farina, salando a gusto, come si è soliti fare. Una volta che patate e farine sono ben amalgamate, staccare dei pezzi, formare dei cordoncini e tagliare gli gnocchi, che si potranno rotolare sul rigagnocchi (o sui rebbi di una forchetta) se lo si vorrà.

Lessare in acqua bollente e scolarli man mano che tornano a galla, buttandoli nella padella in cui, nel frattempo, si sarà fatto sciogliere a fiamma dolce il burro, aromatizzandolo con le foglie di salvia.
Servire con una bella spolverata di parmigiano.