Dopo le ferie torna l’iniziativa de “Quanti modi de far de novo le robe” stavolta grazie alla ricetta de Libera semo a Trieste per assagiar i gnochi de susine. Per chi come mi ga la sua cusina a Trieste la possibilita de asagiar e preparar sto piato no xe cussì remota, cussì per darghe qualcosa in più all’iniziativa go deciso de scriver el post in triestin e dopo in fondo sarà anche la ricetta in lingua; cussì vojo farve entrar direttamente nella mia cusina e spero che ve piaxerà se non a tutti almeno la magior parte de voi che ve fermè a leger.I gnochi de susine se trova in tuta la region ma più de tuto sule tole de Trieste e Gorizia, no xe i soliti gnochi perche i xe più grandi (una porzion de solito xe 2 o 3 gnochi); per farli xe fondamentali le papate per far el guscio e le susine senza el nocciolo pel ripien. Tuto vien aromatizà con la cannella, che fa vignir un effetto agrodolce sai particolare; per sto motivo i gnochi de susine pol esser magnadi sia come primo , metendoghe vizin burro fuso e pan grattà rosoladi insieme sia come dolce metendoghe vizin burro fuso e cannella. A mi i me piasi in tuti e due i modi anche se più spesso li magno come primo piatto. Sto piatto xe de origine boema e xe stà introdotto a Trieste dal impero austro-ungarico; per farli ve laso la riceta de Libera, con le mie variazioni tra parentesi:
per el guscio de patate:1 kg de patate (mi mezo chilo)250 gr de farina00 (mi un eto e mezo)1 ovo e un rosso de ovo (mi un ovo)sal quanto che servi
pel ripien:susine (mi go messo 6)zuchero (mi 25 gr)cannella
pel sughetto:burrio chiarificato (mi 80 gr)pan grattà (mi 3 cuciari)cannella(mi 10 gr solo nela version dolce al posto del pan grattà)
Go snocciolado le susine e le go taiade a metà, le go messe in una terrina col zuchero e la cannella per farle macerar un per de ore misciando ogni tanto. Go lessado le patate le go mastruzade e con i ovi e la farina go fato l’impasto pei gnochi. Del impasto go ciolto un poca de pasta la go mastruzada sula man fina che me xe vignudo fora un cercio dove che go messo una meza susina che go serado dentro strucando ben coi diti. Son andada avanti cusi finche iera impasto e susine. A sto punto i gnochi xe pronti per esser cusinadi, in tanta acqua salada e come tuti i gnochi i xe pronti quando i torna su. A sto punto preparemo el sugheto squaiando el burro in una padella e rosolandolo col pangrattà, metemo sui gnochi e portemo in tola. Per la version dolce inveze adoperemo la cannella al posto del pan grattà.
El prossimo appuntamento con sta iniziativa xe el 6 ottobre con la ricetta dei Koulouria ripieni di Ornella
IN ITALIANO:
Dopo la pausa estiva torna l’iniziativa di “Quanti modi di fare e rifare”, questa volta, grazie alla ricetta di Libera, siamo a Trieste per assaggiare gli gnocchi di susini. Per chi, come me, ha la propria cucina a Trieste la possibilità di assaggiare e preparare questo piatto non è poi così tanto remota, così per dare qualcosa in più all’iniziativa ho deciso di scrivere il post in triestino e più in fondo sarà riportata la ricetta anche in italiano; in questa maniera voglio farvi entrare in maniera più diretta dentro la mia cucina e spero che sia cosa gradita se non da tutti almeno dalla maggior parte di voi che vi fermate a leggere.Gli gnocchi di susini si trovano in tutta la regione ma maggiormente si ritrovano nelle tavole triestine e goriziane, non sono dei classici gnocchi perché sono molto grandi (una porzione è in genere costituita da 2 o 3 gnocchi); alla base della loro preparazione ci sono le patate fondamentali per la creazione del guscio e le susine snocciolate che ne costituiscono il ripieno. Il tutto poi è aromatizzato dalla cannella, per cui si ottiene un effetto agrodolce molto particolare; proprio per questa caratteristica gli gnocchi di susini possono essere serviti sia come primo piatto, accompagnandoli con burro fuso e pangrattato rosolati assieme, sia come dolce, serviti con burro fuso e una spolverata di cannella. A me piacciono in entrambi i modi anche se più spesso li preferisco come primo. Questo piatto è di origine boema ed è stato introdotto a Trieste dall’impero austro-ungarico; per prepararli riporto la ricetta di Libera e tra parentesi le mie variazioni:
per il guscio di patate:1 kg di patate (io 500 gr)250 gr di farina 00 (io 150 gr)1 uovo +1 tuorlo (io 1 uovo)sale q.b.
per il ripieno:prugne secche (io ne ho usate 6)zucchero (io 25 gr )cannella
per il sughetto:burro chiarificato (io 80 gr)pangrattato (io 3 cucchiai)cannella (io 10 gr solo nella versione dolce al posto del pangrattato)Ho snocciolato le susine e le ho divise a metà, le ho messe poi in una ciotola con zucchero e cannella per farle macerare un paio di ore, mescolando di tanto in tanto. Ho lessato le patate, le ho schiacciate e con farina e uova ho fatto l’impasto per gli gnocchi. Da questo impasto ho preso un po’ di pasta, l’ho schiacciata sulla mano fino a formare un disco al centro del quale ho messo la mia mezza prugna e ho richiuso sigillando ben bene con le dita. Ho continuato fino al termine dell’impasto e delle susine. A questo punto gli gnocchi sono pronti per essere cotti in abbondante acqua salata, e come tutti gli gnocchi il termine della cottura è dato dal loro venire a galla.A questo punto prepariamo il sughetto facendo sciogliere il burro in una padellina e rosolandoci il pangrattato, versiamo sugli gnocchi e portiamo in tavola. Per la versione dolce invece usiamo la cannella al posto del panegrattato.Il prossimo appuntamento per questa iniziativa è il 6 ottobre con la ricetta dei Koulouria ripieni di Ornella