Goal Line Technology: Stop ai gol fantasma, ma come funziona?

Creato il 14 aprile 2015 da Vesuviolive

L’ultimo, in ordine cronologico, è il gol fantasma di Gonzalo Higuain in Napoli-Fiorentina. Il primo (ed il più famoso), il gol fantasma di Geoff Hurst nella finale mondiale tra Inghilterra e Germania Ovest del 1966. Quasi mezzo secolo di distanza tra queste due partite, 50 anni passati ad invocare una moviola in campo che, non ce ne voglia il buon Biscardi, mai verrà applicata. Eppure, se i discorsi da bar sport si sprecano sugli episodi da rigore, sulle espulsioni e sui fuorigioco, non possono esservene sul gol. In questo caso le interpretazioni non contano, perché la geometria non è un’opinione: o un pallone è dentro la linea di porta, oppure no.

Il gol fantasma di Higuain in Napoli-Fiorentina, che non è stato convalidato

Ed è così che ci stiamo avvicinando sempre di più ad una rivoluzione quasi epocale all’interno del mondo del pallone, ovvero l’utilizzo Goal Line Technology. Una tecnologia che servirà a schiarire con forza le nubi dei gol fantasma, affinché casi come quello di Higuain non possano più verificarsi. Questa novità, che servirà come supporto agli arbitri, è stata introdotta per la prima volta nello scorso mondiale brasiliano (la tecnologia usata è stata il Goalcontrol 4D), con eccellenti risultati. A ruota hanno seguito l’esperimento anche Premier League e la Bundesliga, che hanno introdotto questa tecnologia nei loro rispettivi campionati. La tecnologia scelta dalla Lega di Serie A, l’Hawk-Eye (utilizzato anche nel tennis, ad esempio), è basata su un sistema molto semplice: almeno 4 telecamere vengono posizionate in determinati settori dello stadio e del campo da gioco, il sistema controlla i video registrati e attraverso un software riesce a stabilire se la palla è valida o meno. L’avviso del gol (o del non gol) arriva in pochi secondi all’arbitro, che prenderà di conseguenza la decisione giusta nel giro di pochi istanti. Zero errori e nessuna perdita di tempo nel riguardare le immagini.

Una rivoluzione, come detto, che porterà il calcio italiano ad una dimensione più moderna e tecnologica. Ad annunciarlo è stato il presidente della FIGC Carlo Tavecchio lo scorso Gennaio, dopo l’ennesimo episodio di gol fantasma avvenuto nel match tra Udinese e Roma. Il debutto ufficiale, avverrà nella finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. Per quanto concerne la Serie A, ben quattro i casi di gol fantasma avvenuti quest’anno (Milan-Udinese, Udinese-Roma, Sampdoria-Palermo, Napoli-Fiorentina) in 31 giornate di campionato. Decisamente troppi.

Certificato quindi il fallimento dei giudici di porta (che sono costati dalla stagione 2012/13 alla stagione 2014/15, 2 milioni e mezzo) anche la Serie A si appresta ad accantonarli (anche se la spesa dei giudici di porta potrebbe passare alle tre Leghe, e non gravare più sulle casse della FIGC) per seguire le orme del calcio inglese e tedesco. Ma in termini economici, che spesa comporterà l’introduzione della Goal Line Technology? Il montaggio totale della tecnologia negli stadi della prossima Serie A arriverà a circa 4 milioni di euro, per poi arrivare ad un costo annuo di 1 milione circa. Il risparmio economico è significativo, se si pensa che in tre anni gli arbitri addizionali sono costati quanto sarebbe costato l’investimento per la Goal Line Technology. Il mantenimento delle strutture sarà poi tutto a carico delle società, e non è detto che tutte quante saranno d’accordo nell’approvare l’introduzione di tale tecnologia, anche se a decidere, come al solito, sarà la maggioranza.


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