Sam avrebbe anche l'intenzione un giorno di ritornare lì ad allenare ragazzini ma l'accoglienza non è affatto buona.
In più il dottor Belvaux ha passato diciassette anni a dopare suo figlio e proprio in concomitanza della partita gli è scappata una dose troppo alta.
Risultato?
Una specie di zombie superveloce e superforzuto in grado di trasformarti in una cosa come lui solo vomitandoti addosso.
Comincia a farlo.
Lorit assieme ai suoi compagni di squadra , l'allenatore, un procuratore e una giornalista al seguito si trova contro uno stadio e una squadra avversaria che non sono altro che zombie assetati di sangue.
Del loro sangue.
E non sarà facile uscirne.
Shaun of the Dead ha più di 10 anni ormai e continua ancora a fare proseliti.
Insomma il tifoso potenzialmente è lo zombie perfetto per farci un film.
Poiraud e Rocher l'hanno fatto: anzi ne hanno fatti due perchè hanno ognuno diretto i due tempi del film, un po' come quelle vecchie bands che in tempi di vinile registravano ognuna una facciata del disco, per ridurre le spese e per farsi conoscere, dando alle stampe quegli split LP ( si chiamavano così ) che erano paradiso e dannazione di ogni collezionista degno di questo nome.
Circa 140 minuti ( ma gira anche una versione da 120 minuti a quanto ne so io), durata praticamente record per un horror equamente divisi in una prima parte che caratterizza in modo spiccio ma efficace i personaggi in campo e una seconda parte , decisamente più movimentata in cui viene fuori l'anima vera del film, di cinema d'assedio.
E questo rende la visione assai godereccia in un delirio di battute da spogliatoio, giocatori coreani presi in stock al mercato invernale e tutti con lo stesso nome,un allenatore vecchio stampo, tutto cuore e senso d'appartenenza in un mondo di mercenari,un procuratore senza scrupoli e wannabe superstars calcistiche minorenni che si atteggiano a rockstars che vedono l'Olympique Parigi solo come un punto di passaggio per la loro carriera.
In più ci sono gli ultras del Caplongue, quattro scioperati scansafatiche ( ma proprio quattro di numero ) a cui sono affidati molti dei numeri comici del film.
Sarà anche lungo, per qualcuno anche troppo, ma la carta vincente di questo film è proprio quell'oretta trascorsae a descrivere i personaggi in campo, soprattutto quel Lorit che non si è lasciato molto bene con i suoi tifosi, e a farsi letteralmente beffe del mondo del calcio, un universo a parte che si presta molto bene ad essere sbertucciato
Nella seconda parte Goal of the Dead è un horror vero, con decine e decine di zombie e tanto tanto sangue sparso.
Ma si riesce a ridere lo stesso, a denti stretti , ma si ride.
Insomma stavolta affermare che la partita sarà un massacro non è solo un modo di dire.
E a noi tifosi ce piace .
Daje!!!!
PERCHE' SI : originale la modalità di realizzazione, ottimi effetti speciali senza troppa computer grafica, orrore e risate ben miscelate
PERCHE' NO : i puristi romeriani avranno da ridire, per qualcuno sarà interminabile.
( VOTO : 7+ / 10 )