Godzilla [recensione]

Da Lord79

Il mostro più famoso del Giappone torna sul grande schermo per festeggiare i suoi 60 anni e parte abbastanza svantaggiato, nel senso che quelli della mia età, sicuramente ricorderanno la ridicola pellicola del 1998, dove una specie di tirannosauro gigante arrivava nientemeno che a New York e creava scompiglio distruggendo tutto e di quel film salvo solo la colonna sonora di Jamiroquai, perché per il resto era proprio una cagata colossale e dopo quella delusione, ci vuole abbastanza coraggio per tornare al cinema e vedere un nuovo Godzilla. Invece questa nuova versione targata Gareth Edwards ha degli spunti molto interessanti e per esempio si rispolvera la paura per il nucleare, vero motore che aveva dato vita all'originale Godzilla e si dà vita ad un mostro che non è una semplice creatura malvagia che vuole distruggere tutto senza motivo, ma è simile ad una divinità che spunta per rimettere ordine nel mondo e il finale è veramente a sorpresa. Insomma, l'incipit sulla carta funziona alla grande, ma la trasposizione sul grande schermo ha delle falle enormi e così ci sorbiamo delle inutilissime chiacchiere, con il protagonista che ha un rapporto conflittuale con il padre e poi la telecamera che indugia sempre troppo sulle espressioni dei poveri bambini spaventati e il regista britannico che vuole confezionare un film all'americana, inserendo tutti i valori americani che a noi europei fanno un po' sorridere e quello che viene fuori è una sorta di Pacific Rim che incontra 2012: la parte Pacific Rim con lo scontro tra Godzilla e le altre creature chiamate Muto è assolutamente spettacolare e solo quella vale il prezzo del biglietto, ma tutto il drammone catastrofico alla 2012, serve solo ad allungare il brodo in modo noioso. Aaron Taylor-Johnson (il ragazzetto che faceva Kick-Ass) è cresciuto ed è diventato un bono da paura, ma se vado al cinema a vedere Godzilla, è perché voglio vedere il mostro distruggere la città, come nei film giapponesi anni '50 con i pupazzi e non me ne frega nulla della storia di lui e della fidanzata e del padre e del bambino.Ecco, questo Godzilla 2014 secondo me è un film riuscito in parte; se avessero tagliato quaranta minuti di chiacchiere inutili e scene surreali e avessero dato più spazio al mostro, probabilmente sarebbe stato un capolavoro. Ma la storia non si fa con i "se" e con i "ma".

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