Sarebbe difficile trovare un gruppo musicale che incarni meglio dei Gogol Bordello le nozioni di desterritorializzazione e nomadismo. Questo gruppo ci offrirà uno dei suoi magnifici spettacoli acustici nella sala Oriol di Roma il prossimo 10 dicembre http://www.gogolbordello.com/tour/future/
Guidati dall’attore, modello, pensatore, scrittore, compositore di canzoni e, soprattutto, indimenticabile performer ucraino di provenienza gitana Eugene Hütz, i Gogol Bordello, nati nel 1999 nel Lower East Side newyorkese, sono diventati uno dei gruppi cult per eccellenza degli ultimi anni, celebri per i loro spettacoli galvanizzatori, autentici terremoti geologici che danno la sensazione di far tremare tutta la terra circostante, convincendo i pochi avventori che si accalcavano ogni sera nei pochi locali dove suonavano di rientrare tra gli essere più privilegiati del pianeta.
Gran parte del loro merito, oltre ai testi intelligenti, caustici e provocatori, è dovuto alla capacità di creare una scena assolutamente nuova in grado di fondere in qualche modo le avanguardie artistiche e musicali newyorkesi con le comunità di immigranti che da sempre caratterizzano la città, unendo il tutto in un sound unico e straordinariamente energetico, che attinge sia dal punk sia dalla musica gitana.
Attualmente i membri di Gogol Bordello – per usare l’espressioni dello stesso Hütz “Nazioni Unite su ruote” – si spostano da luogo in luogo, attraversando Israele, Russia, Ucraina, Ecuador, Etiopia, Scozia o Los Angeles, confermando questa pluralità di nazionalità come una delle chiavi di interpretazione del sound e del titolo del suo ultimo album, il superbo e sempre più acustico Trans-Continental Hustle.
Alle origini della band tuttavia si trovano due eventi di grande impatto, avvenuti nel 1986, vere e proprie collisioni acustiche elettriche di proporzioni. Il primo è l’arrivo a Kiev di Sonic Youth, il cui concerto convinse definitivamente Eugene Hütz della sua vocazione di musicista punk, il secondo è da individuarsi nella tragedia causata dal disastro di Chernobyl, responsabile dell’inizio di una diaspora personale per il leader dei futuri Gogol Bordello, la quale lo porterà, nel giro di 11 anni, a raggiungere la città di New York, dopo essere passato dalla carovana del clan gitano della nonna (dove lo zio gli insegnò l’arte circense dell’ammaestrare orsi e dove assimilò lo stile di vita nomade che mai cesserà di seguire) a diversi campi di rifugiati alla ricerca di asilo in Polonia, Austria e Italia, per poi finire in Vermont, dove formerà la sua prima band, The Fags, molto influenzata dal suono dei Sonic Youth, The Clash, Birthday Party, Nick Cave e The Bad Seeds, Henry Rollins, Mano Negra e Iggy Pop.
Trans-Continental Hustle, le cui canzoni formeranno la maggior parte del concerto romano, fu scritto in Brasile, dove paradossalmente Hütz sembra aver incontrato, attraverso una compagna del Paese sudamericano, un luogo dove forse un giorno poter invecchiare con la persona amata.
Sia il personaggio sia il sound, anche nella sua versione più acustica, sono sicuramente poco addomesticabili. Se prendi in affitto appartamenti a Roma non perderti lo spettacolo dei Gogol Bordello, una band ancora sulla cresta dell’onda.
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