Golden globes, vincono (per una volta...) i migliori

Creato il 16 gennaio 2012 da Kelvin
Una bella serata. Fatta di scelte eccellenti e vincitori importanti, come vorremmo sempre dai concorsi cinefili: la 69. edizione dei Golden Globes è andata in archivio, senza troppe sorprese e molte conferme. E va bene così, perchè l'elenco dei premiati è di tutto rispetto e, quel che conta, rispecchia in linea di massima quanto di buono si è visto nell'ultima stagione cinematografica: fatta eccezione, infatti, per un paio di titoli importanti ma troppo 'di nicchia' perfino per la stampa estera losangelina (di solito molto più 'liberal' rispetto ai 'parrucconi' dell'Academy), quali Miracolo a Le Havre e Faust, i film più belli del 2011 sono tutti qui. Davvero.

I vincitori: George Clooney, Michelle Williams, Meryl Strep, Jean Dujardin

Certo, come abbiamo già detto altre volte i Globes hanno il vantaggio (rispetto agli Oscar) di dividere i candidati in due categorie (drammatico e commedia/musical), e quindi permettono una scelta più ampia e variegata. Ma sul trionfo di The Artist e The Descendants c'è davvero poco da eccepire, in particolar modo per la splendida pellicola di Michel Hazanavicius, scintillante omaggio in bianco e nero alla Hollywood degli anni d'oro, interpretata da un manipolo di attori straordinari. The Descendants invece non è ancora uscito in Italia, ma arriverà presto (col titolo di Paradiso amaro). Le critiche d'oltreoceano parlano di una pellicola solida, sincera e commovente, che unisce lacrime e umanità, commozione e sentimento.

Martin Scorsese, miglior regista

Saranno sicuramente questi due film che si contenderanno gli Oscar il prossimo febbraio, e la grande sfida è già iniziata. Probabilmente The Descendants parte favorito, anche in virtù della famosa regola non scritta che vede l'Academy premiare, a parità di qualità, quasi sempre il film drammatico... ma del resto non è che poi The Artist sia molto più 'leggero', anzi! Noi comunque non abbiamo alcun dubbio: The Artist è il film dell'anno, la vera rivelazione di questa stagione e la migliore risposta a chi ritiene che oggi, al cinema come nella vita, sia necessario 'apparire' e dar fondo ad effetti speciali per piacere al pubblico. The Artist deve la sua magìa alla storia che racconta (semplice ma 'universale'), al fascino e la bravura dei suoi interpreti, a una sceneggiatura di ferro. Le armi essenziali della Settima Arte, da sempre.

Madonna, miglior colonna sonora per 'W.E.'

The Artist porta a casa quindi il premio come miglior film brillante, oltre a quello al suo splendido protagonista, il belga Jean Dujardin, nonchè la statuetta per la miglior colonna sonora. The Descendants invece vince tra i film drammatici, aggiudicandosi anche i riconoscimenti 'pesanti' per il miglior attore (George Clooney, bravissimo) e la miglior sceneggiatura. Perfetta parità quindi: tre Globes a testa, e ora la palla passa all'Academy. Il prossimo 24 gennaio, con l'annuncio delle nominations, tutto sarà più chiaro.
Non dimentichiamo però gli premi, cominciando da quelli alle interpreti femminili: anche qui due conferme importanti, a cominciare dall' 'eterna' Meryl Streep, vincitrice con The Iron Lady tra i drammatici, e dalla stellina (ormai fulgida) Michelle Williams, convincente 'sosia' di Marilyn Monroe in My week with Marilyn. Tra i registi è proprio il caso di dire che tra i due litiganti (Michel HazanaviciusAlexander  Payne) vince il terzo... e che terzo! Nientemeno che Martin Scorsese, premiato per Hugo Cabret, che già si preannuncia come una delle meraviglie dell'anno. A bocca asciutta o quasi, invece, l'acclamato The Help, che deve accontentarsi del premio all'interprete non protagonista (Octavia Spencer). Tra gli uomini vittoria del veterano Christopher Plummer per Beginners.
Detto poi del premio a Madonna per la colonna sonora di W.E., e del meritato riconoscimento tra i film stranieri all'iraniano Una separazione, non ci resta che 'catapultarci' fiduciosi, quindi, verso la magica serata degli Oscar. E dulcis in fundo (si fa per dire) il commento alla cinematografia italiana a questi Globes... molto semplice, si fa in due righe: non pervenuta. E anche questo vorrà dire qualcosa...
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