Analisi che continuano ad evidenziare situazioni di criticità in particolare in Versilia e nell’area nord della regione oltre che in due punti all’isola d’Elba. Sui ventidue punti monitorati lungo le coste toscane, sette presentano cariche batteriche elevate e per cinque di questi il giudizio è di fortemente inquinato. Nel mirino ancora una volta foci di fiumi, canali e torrenti che continuano a immettere in mare sostanze inquinanti, con gravi rischi non soltanto per l’ecosistema marino ma anche per la stessa salute dei bagnanti. “Il nostro monitoraggio punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali che mettono a rischio la balneabilità dei nostri mari, ma anche lo sviluppo economico locale dei nostri territori – ha dichiarato Katiuscia Eroe, portavoce di Goletta Verde –. In Italia, secondo le ultime stime dell'Istat e del Governo, tre italiani su dieci non sono ancora allacciati a fognature o a depuratori e il 40% dei nostri fiumi risultano gravemente inquinati. Sono passati dieci anni dal termine ultimo che l'Unione Europea ci aveva imposto per mettere a norma i sistemi fognari e depurativi, ma piuttosto di agire non abbiamo fatto altro che collezionare multe. La strada da seguire è chiara: il turismo deve diventare uno strumento di rilancio per il nostro Paese e in particolare per la Toscana, da sempre attenta alle questioni ambientali. Per fare questo è però necessario che situazioni come quelle riscontrate dai tecnici di Goletta Verde si risolvano al più presto per non compromettere territori di pregio come quelli presenti in questa regione”.
Su www.legambiente.it/golettaverde sezione Analisi è possibile visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.
Pao. Ma.