Golf: Francesco Molinari migliora nel British Masters

Il danese Soren Kjeldsen (133 – 65 68, -9) ha raggiunto l’inglese Matthew Fitzpatrick (133 – 64 69) in vetta alla graduatoria del British Masters (European Tour) in svolgimento sul tracciato del Woburn Golf Club (par 71), a Woburn in Inghilterra. Ha recuperato Francesco Molinari, da 56° a 42° con 140 (71 69, -2), ha perso terreno, ma è rimasto in gara, Marco Crespi, da 27° a 52° con 141 (69 72, -1), mentre ha subito l’undicesimo taglio consecutivo Matteo Manassero, 90° con 146 (73 73, +4). Nel suo caso, come già detto più volte, la crisi è tanto sostanziale quanto inspiegabile. Ripartire da zero o quasi è a questo punto d’obbligo, per rispetto nei confronti del proprio talento prima di tutto.

Gli inseguitori
La coppia di testa è tallonata con 134 (-8) dall’inglese Richard Bland e dal thailandese Kiradech Aphibarnrat e sono al quinto posto con 135 (-7) l’irlandese Shane Lowry, lo svedese Robert Karlsson e il gallese Bradley Dredge. Al 13° con 137 (-5) il nordirlandese Graeme McDowell, al 23° con 138 (-4) l’irlandese Padraig Harrington e l’inglese Ian Poulter, al 33° con 139 (-3) lo spagnolo Pablo Larrazabal, il belga Nicolas Colsaerts, il coreano Y.E. Yang e gli inglesi Lee Westwood e Luke Donald e al 62° con 142 (par) l’iberico Miguel Angel Jimenez. Kjeldsen ha operato l’aggancio con un 68 (-3) dovuto a cinque birdie e a due bogey e Fitzpatrick non ha potuto evitarlo con il parziale di 69 (-2) con cinque birdie e tre bogey.

Il percorso di Molinari
Stesso score anche per Francesco Molinari, maturato con tre birdie e un bogey, e 72 (+1) colpi per Crespi con tre birdie e quattro bogey. Per Manassero secondo 73 (+2) consecutivo, anche questo con tre birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 4.080.000 euro.

Il torneo su Sky
Il British Masters va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: sabato 10 ottobre, dalle ore 13 alle ore 18 (Sky Sport 3 HD); domenica 11, dalle ore 13 alle ore 18 (Sky Sport Plus HD). Commento di Andrea Sillitti, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.