Classifica lunga
La classifica si è notevolmente allungata e sono rimasti in pochi ad avere i numeri per ribaltare la situazione a loro favore: il thailandese Thongchai Jaidee, terzo con 204 (-12), l’inglese Tommy Fleetwood, quarto con 205 (-11), il sempreverde spagnolo Miguel Angel Jimenez, quinto con 206 (-10), e lo svedese Alex Noren, sesto con 207 (-9). Più difficile un ritorno dell’irlandese Shane Lowry, settimo con 208 (-8), dell’inglese Chris Wood, ottavo con 209 (-7), e dei sette concorrenti in nona posizione con 210 (-6) tra i quali si trovano il gallese Jamie Donaldson, lo svedese Robert Karlsson e lo statunitense Peter Uihlein.
Hanno offerto un rendimento altalenante il danese Thomas Bjorn, 16° con 211 (-5), il tedesco Martin Kaymer e il belga Nicolas Colsaerts, 22.i con 212 (-4), l’iberico Alvaro Quiros, 26° con 213 (-3), e l’inglese Justin Rose, 35° come Manassero. Assolutamente deludenti l’inglese Luke Donald, il nordirlandese Graeme McDowell e il sudafricano Ernie Els. 61.i con 217 (+1).
Il percorso di ieri del torinese
Francesco Molinari, in vetta sin dal giro iniziale, è andato in progressione con tre bidie nella prima parte del tracciato e con altri due alle buche 12 e 13, che l’hanno lanciato a “meno 15” e con tre colpi di vantaggio su An, il suo inseguitore più convinto e più solido. Alla 14 (par 3), però, ha fallito un putt per il par, dopo aver mancato il green con il tee shot, e il coreano con il birdie (stessa marcia dell’azzurro fino a quel punto con cinque birdie e un bogey) ha ridotto lil divario a una lunghezza. Alla buca successiva altro colpo di scena con drive sbilenco di An e palla in acqua e nuovo allungo di Molinari sul bogey dell’avversario. Il torinese, però, nel finale non è stato più lucido come in precedenza e praticamente nelle ultime quattro buche è stato costretto sempre a rincorrere il par, salvandolo in tre occasioni con ottimi putt, dopo qualche colpo lungo poco preciso e, in due casi, anche sfortunato (68, -4). An ne ha approfittato e lo ha agganciato con due birdie di fila a chiudere (67, -5). Grazie a un putter piuttosto caldo Jaidee è rimasto in terza posizione con un 68 (un eagle, quattro birdie, due bogey).
“Hole in one” e albatross
Altri protagonisti della giornata Jimenez e Fleetwood, autori peraltro di due prodezze. Lo spagnolo ha realizzato la decima “hole in one” della sua carriera nel circuito, la seconda consecutiva dopo quella nell’Open de España e la terza in stagione, superando in questa particolare classifica lo scozzese Colin Montgomerie (9) e l’irlandese Eamonn Darcy (7). L’ace alla buca 2, par 3 di 141 metri, in cui ha centrato il bersaglio con un ferro 9 l direttamente dal tee. Tommy Fleetwood ha firmato un albatross, quasi una rarità e il terzo nella storia della gara, alla buca quattro (par 5 di 505 metri) mettendo a segno il secondo colpo dalla distanza di 178 metri dall’asta utilizzando un ferro 7.
In recupero Manassero
Manassero ha risalito la graduatoria di 27 gradini con un parziale di 69 (-3). In uscita ha infilato dalla buca 3 la sequenza bogey-quattro birdie-bogey-birdie per un passaggio alla 9 in 32 (-3) colpi e nel rientro ha fissato lo score con un birdie e un bogey. Sono usciti al taglio Marco Crespi, 77° con 146 (79 67, +2), e Renato Paratore, 141° con 156 (80 76, +12). Out anche il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno mondiale e campione uscente, 106° con 149 (+5). E’ stato costretto al ritiro dopo 16 buche nel primo giro Edoardo Molinari per problemi al polso. Il montepremi di 5.000.000 di euro è tra i più ricchi del tour.
Il torneo su Sky – La giornata finale del BMW PGA Championship sarà teletrasmessa in diretta in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamento domani, domenica 24, dalle ore 13,30 alle ore 18,30 (Sky Sport 3 HD). Replica: domenica 24 alle ore 21 (Sky Sport 3 HD). Commento di Lia Capizzi, Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.