In ritardo Canonica
Accusano ritardo Lorenzo Gagli, 16° con 146 (+2), Emanuele Canonica e Filippo Bergamaschi, 36.i con 151 (+7). Si stanno comportando molto bene i dilettanti dei quali undici, sui venti alla partenza, hanno superato il taglio. Sono in buona posizione Luca Cianchetti 12° con 145 (+1), Michele Ortolani, stesso score di Gagli, Federico Zuckermann e Takayuki Matsui, 20.i con 148 (+4).
Una gara di antica fattura
Il Campionato Nazionale Open – Memorial Cavaliere del Lavoro “Gin” Noberasco, evento più longevo del calendario nazionale, nato nel 1935, giunto alla 76ª edizione e secondo per importanza solo all’Open d’Italia, ha aperto la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito di otto tornei che si svolgono sul territorio nazionale, sette internazionali e uno italiano, gestito dal Comitato Organizzatore Open Professionistici di Golf della FIG, di cui è presidente Alessandro Rogato e direttore Barbara Zonchello, e rientra nel quadro dei festeggiamenti previsti dal Golf Club Garlenda per onorare i cinquant’anni di vita. Il taglio caduto a 152 (+8) ha lasciato in gara per gli ultimi due giri 51 concorrenti. I quaranta professionisti si contenderanno il montepremi di 50.000 euro dei quali 7.250 gratificheranno il vincitore. Nei giorni di manifestazione, pro am compresa, l’ingresso per il pubblico è gratuito.
Le parole del leader
Andrea Maestroni è partito dalla buca 11 e ha segnato nella prima parte del tracciato due birdie e due bogey, poi ha recuperato un colpo nel rientro con due birdie e un bogey per il 71 (-1): “Lo score di giornata mi soddisfa, visto che avevo avuto un inizio difficoltoso. Il campo è cambiato rispetto a ieri e i fairway erano molto duri. Non regala niente, è molto tattico e occorre la giusta strategia perché appena commetti un errore ti punisce. Non ho puttato come nel primo giro, ma soprattutto non sono stato a volte efficace con i secondi colpi, poiché non sono quasi mai riuscito a porre la palla vicino alla bandiera. Ho comunque sfruttato i par 5”.
Manassero e la dura risalita
Stesso tee di avvio per Manassero che ha messo insieme un eagle, un birdie e un bogey prima del giro di boa, poi sono arrivati tre bogey per il 73 (+1). “Forse – ha detto – ho giocato meglio di ieri, però ho avuto una giornata storta sui green. Ho imbucato pochi putt. Nelle seconde nove buche mi sono espresso veramente bene e ho segnato un “+3”. Sembra strano a dirsi, però è così. Il golf fa innervosire, ma questo è il risultato e bisogna tenerselo. Oggi ho avuto almeno sette chances da birdie sotto i quattro metri e le ho mancate. Potevo veramente realizzare uno score piuttosto basso”.