di Francesco Gori
L’Open d’Italia 2013 di golf va a Julien Quesne. Vittoria in rimonta per il francese che ha trionfato nella cornice del circolo La Mandria di Torino davanti ad un pubblico numeroso, che testimonia la crescita di questo sport. Delusione per gli italiani in gara, autori di buone prove nelle prime tre giornate, ma crollati nelle ultime 18 buche. Francesco Molinari è il migliore e conclude 16esimo sul – 7. Il giovane Paratore, la sorpresa assoluta del torneo, chiude a -4 (38°), Manassero a -3 (42°).
PRIMA GIORNATA. Sul percorso PAR 72 del Circolo Golf Torino, situato nel Parco regionale La Mandria nel comune di Venaria Reale, un clima estivo ha dato inizio al 70° Open d’Italia Lindt. Tanta attesa per Francesco Molinari e Matteo Manassero, i portacolori italiani più conosciuti, ma non gli unici, vista la folta schiera di giocatori, dai nuovi approdi nell’European Tour a giovani promesse della nazionale italiana. Grande emozione per l’eroe di casa (che qui ha mosso i primi passi) Francesco che, partito alle 8.20, chiude il giro a -4, mostrando una notevole consistenza mentale e tecnica, associata ad un gioco come al solito preciso. Nel pomeriggio è toccato a Matteo: 70 colpi per lui, con un buon gioco su tee e green e una gestione dell’emozione da far invidia ai giocatori più attempati. In testa il terzetto Gonzales-Colsaerts-Kieffer con -7, davanti a Fraser a -6. La sorpresa è il 16enne Edoardo Lipparelli, amateur che chiude a -3.
Matteo Manassero insieme a Fernandez-Castaño
SECONDA GIORNATA. Un giro spettacolare quello di Molinari il secondo giorno, che lo catapulta in testa a -9. Accanto a lui, altra sorpresa del vivaio golfistico italiano, con il 16enne romano Renato Paratore che chiude con un eccezionale -6 (con Lipparelli che supera il taglio). Manassero continua sulla scia del giovedì e si porta a -4, mancando almeno 2-3 putt (clamoroso l’errore alla 18) che gli avrebbero consentito uno score migliore. Accanto al leader italiano, ci sono Aguilar e Thornton, un colpo sotto il giocatore di Ryder Cup Colsaerts, Higgins e Webster. Il taglio, sulla linea del par, elimina anche gli italiani Alessio Bruschi, Domenico Gemignani, Gregory Molteni, Andrea Maestroni, Lorenzo Gagli, Riccardo Michelini, Stefano Pitoni, Mattia Miloro, Francesco Laporta, Emauele Canonica, Luca Ruspa, Matteo Delpodio, Aron Zemmer, Lorenzo Scotto, Andrea Romano e Lorenzo Guanti. Fuori anche giocatori del calibro di Lawrie, Jacquelin e Cabrera-Bello.
TERZA GIORNATA. Una folla ad accompagnare il week-end che assegna la coppa, anche grazie all’entrata gratuita e alle condizione meteo perfette. Tenta la fuga Fraser che con quattro birdie va a -11, un colpo di vantaggio su Molinari, Colsaerts e Lagergren. Giornata più complicata per Francesco, meno putt imbucati e un bogey davvero brutto alla 9, ma un punteggio che lo lascia pienamente in corsa per la vittoria. Grande rimonta invece per Manassero che con 69 risale al nono posto, in compagnia ancora del ragazzino Paratore, freddo come non mai col suo 71 che lo mantiene in quota tra i migliori.
QUARTA GIORNATA. Tutti a tifare Francesco Molinari, in lotta per la vittoria, e Matteo Manasero e Renato Paratore, in nona posizione. Ma è una giornata amara per i colori azzurri. Il 16enne dilettante rivelazione chiude il giro a + 3 e retrocede a -4. Grande comunque la sua prestazione. Ancora peggio fa Manassero che conclude senza birdie, con quattro bogey alla 2, alla 4, alla 7 e alla 8, -3 totale. Un vero peccato. Le brutte notizie non finiscono quando Molinari infila due bogey, recupera con due birdie, ma cede definitivamente con il doppio bogey al par 3 della 16. Con un -5 di giornata si porta davanti un impronosticabile francese, Julien Quesne. In luce anche Andersson Hed, Grillo, Higgins e Webster con un -4 che li porta a ridosso dei primi. Solo Aguilar, Fraser e Colsaerts rimangono potenziali avversari del leader, ma nessuno riesce più ad avvicinarlo. Vince a sorpresa Julien Quesne, a lui il 70° Open d’Italia.
Anche se non ha vinto un azzurro, la più bella notizia per la FIG è che l’Italia è sempre più appassionata di golf, disciplina troppo spesso associata ad uno status sociale di rango elevato, ma che in realtà nasce come sport popolare. Lo stesso popolo che, a frotte, ha seguito i vari Molinari, Manassero e compagnia, in una quattro giorni spettacolare.
CLASSIFICA FINALE:
1) Julien Quesne -12
2) David Higgins -11
Steve Webster
4) Fredrik Andersson Hed -10
Emiliano Grillo
Felipe Aguilar
Nicolas Colsaerts
8) Alvaro Quiros -9
Robert Jan Derksen
Seve Benson
Hennie Otto
Romain Wattel
Marcus Fraser
16) Molinari -7
38) Paratore -4
42) Manassero -3
53) Tadini -1
74) Lipparelli +6
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