Un successo che deve molto a un cast di attori bravissimi legati al territorio, tra esordienti e attori professionisti: Marco D'Amore, Fortunato Cerlino, Maria Pia Calzone, Salvatore Esposito, Marco Palvetti, Domenico Balsamo e tanti altri. Magistralmente diretti da Stefano Sollima (nella doppia veste anche di supervisore). Raccontano le vicende del clan Savastano, una delle organizzazioni più potenti e influenti di tutto il Napoletano. Nei prossimi episodi dietro la macchina da presa arriveranno anche Francesca Comencini e Claudio Cupellini.
Nelle prime due puntate di grande rilievo, in particolare, l'indice di fedeltà da parte dei telespettatori: il primo episodio, che ha registrato 641.641 spettatori medi e 1.089.071 contatti, ha avuto una permanenza del 59%, mentre il secondo, visto in media da 674.839 spettatori (con 889.659 contatti), ha registrato una permanenza record del 76%, con picchi di share del 2,08%.
Com'era prevedibile, tutta la lavorazione della serie è stata accompagnata da polemiche: a cominciare dal sindaco Luigi De Magistris («Basta con l'immagine unilaterale di Napoli: qui nessuna persona intellettualmente onesta nega che ci sia camorra, delinquenza, ma io vedo crescere, fiorire e consolidarsi l'altra Napoli, quella della cultura, dell'arte, della musica, dei giovani, della legalità e del contrasto alla camorra»). Che quindi ha precisato: «Non l'ho ancora vista e mi piace esprimere un giudizio su un'opera cinematografica dopo averla vista». Dal sindaco de Magistris, infine, l'impegno a «dare forza a chi contrasta la camorra, a raccontare delle tante persone che oggi sono impegnate nella lotta alla criminalità organizzata perchè, a volte, questo non emerge nei romanzi, nelle opere cinematografiche perchè - conclude - forse fa anche comodo a qualcuno che sia così».
Polemiche a parte, molti i commenti favorevoli su Twitter, dove L'hastag #GomorraLaSerie è diventato uno dei trend della serata del 6 maggio, segno che il pubblico in visione era davvero numeroso. «Da una telespettatrice qualunque, napoletana, complimenti a StefanoSollima»; «Ok mi unisco al plauso unanime per #GomorraLaSerie». La conversazione globale attorno alle prime due puntate ha prodotto oltre 4200 tweet di cui più di 3300 con hashtag #GomorraLaSerie che ha raggiunto le prime posizioni ed è rimasto presente fino a questa mattina nella classifica dei Trending Topic italiani. Insomma, Gomorra, dopo le polemiche e i manifesti a Napoli contro la serie tv e il trailer che indigna Scampia, sembra aver messo almeno in parte a tacere le critiche, mostrando tutte le sue potenzialità.
Non mancano naturalmente i commenti ironici e divertenti: «Unico fondato dubbio su #GomorraLaSerie: ma il protagonista doveva per forza essere un sosia di Saviano? ». Alcune piccole critiche sono però state sollevate, soprattutto in virtù di alcuni dialoghi concitati in napoletano e abbastanza difficili da capire. «Gomorra è splendido, ma alcune (molte? ) scene avrebbero bisogno dei sottotitoli. Altrimenti se ne perde la metà». I sottotitoli erano disponibili per tutti gli abbonati Sky, ma non per chi visionava il prodotto su SkyGo.