Ieri sera i primi due episodi della serie, andati in onda in versione sottotitolata, hanno generato numerosi commenti sulla stampa estera che sottolineano l'eccellenza della serie italiana: per il Guardian «Gomorra non è distante dalla Baltimora del superlativo The Wire o dalla Brooklyn di Quei bravi ragazzi di Scorsese», mentre il Daily Telegraph sottolinea l'iperrealismo di Gomorrah precisando che «Per quanti pensano all'Italia e al suo romanticismo, questo è un altro effervescente antidoto».
Per The Independent il paragone più azzeccato è quello con i film di Tarantino: «Il nostro eroe Ciro (Marco D'Amore) e il suo mentore nel crimine Attilio sono gangster alla maniera di Tarantino, a cui piace mettere il becco su tutto e tutti». L'eco di Gomorra arriva anche in Germania, sul Der Spiegel il titolo è emblematico: «Dimenticate i Sopranos, ecco i Savastanos», riferendosi alla fortunata serie con protagonista il compianto James Gandolfini.
Anche su twitter il successo di #Gomorrah è tangibile: «Una delle migliori serie crime è in tv adesso», twittava ieri sera Robin Jarossi, mentre Bim Adewunmi confessa: «Ho amato maledettamente Gomorrah». Anna Whitwham invece analizza: «Poco romanticismo e la violenza non è stata edulcorata».