“Gomorra la serie” sotto scacco del pizzo, tre arresti

Creato il 21 luglio 2014 da Nicola933
di Simona Ferruggia - 21 luglio 2014

Di Simona Ferruggia. Notizia degli ultimi giorni è la vicenda “Gomorra la serie” che vede protagonisti la casa cinematografica Cattleya e il clan mafioso Gallo-Pisielli di Torre Annunziaia.

Stando a quanto riportano varie intercettazioni pubblicate dalla stampa nazionale, durante le riprese della serie, tratta dall’omonimo libro di Roberto Saviano, i rappresentanti della società Cattleya sarebbero stati costretti a versare una somma di denaro più alta rispetto a quella pattuita dal regolare contratto in modo da poter girare alcune scene proprio a Torre Annunziata, in un’abitazione di proprietà di uno dei parenti del capo clan Francesco Gallo.

Grazie alle indagini condotte dalla procura tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali, è stato reso noto come alcuni parenti stretti di Gallo avevano continuato a mantenere rapporti con alcune persone addette alla produzione ottenendo il pagamento di un’ulteriore rata brevi mano e non tramite l’amministratore giudiziario nominato dal giudice che aveva disposto il sequestro dell’abitazione.

Ecco cosa ha dichiarato lo scrittore Roberto Saviano: «Ho appreso dai giornali dell’indagine che riguarda Gomorra – La Serie. Sono stati arrestati tre esponenti del clan Gallo-Cavalieri di Torre Annunziata per estorsione ai danni della casa di produzione e indagati tre rappresentanti di Cattleya (per altro, sempre sulla stampa, sto leggendo i testi delle intercettazioni e sono agghiaccianti). Ho voluto parlare personalmente con il presidente di Cattleya per capire come stessero le cose, quanto sapessero al riguardo, e mi ha assicurato la totale estraneità della casa di produzione. Cattleya ribadisce che “la magistratura, stante l’intervenuto sequestro dell’immobile da parte della Procura competente, successivo alla data del contratto di locazione, ha autorizzato lo svolgimento delle riprese e disposto che il restante pagamento della locazione venisse effettuato, come è effettivamente avvenuto, su un conto indicato dalla Amministrazione Giudiziaria”.
Naturalmente leggo i giornali e le notizie sono molte e non tutte univoche. C’è chi riporta un ulteriore pagamento alla famiglia Gallo, successivo al sequestro della villa, in conseguenza di minacce che la produzione avrebbe ricevuto dal clan di Torre Annunziata. Non mancherò di aggiornarvi in merito a questa vicenda».


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