ITA - 2009
di Claudio Noce
con Valerio Mastrandrea
Una finestra su condizione e occupazione - più o meno legale - degli immigrati nel nostro Paese, che - come nella peggiore delle ipotesi - confluisce nella criminalità. In questo caso il protagonista di colore del film (Aman) affida il suo destino a quello del suo "caporale", Valerio Mastrandrea, introverso soggetto della mala con un passato tormentoso e un futuro inesistente. Il tormento di Mastrandrea è la chiave di svolta della pellicola assieme al tema dell'illegalità. La morale è dietro l'angolo, soprattutto quando si rende evidente il confronto tra le conseguenze delle azioni di Aman e quelle - decisamente più ortodosse - di suo cugino. Il budget di cinquecento lire e la persistenza di scene al chiuso rendono l'atmosfera ancora più cupa di quanto già la storia faccia intedere. Nel buio generale (ottico e non) brilla la performance di Mastrandrea, attore spesso sottovalutato nel complessivo parco attori del nostro Paese. Ma da apprezzare c'è poco altro.