Mentre i riflettori sono puntati sul CES 2015 di Las Vegas, Google coglie l’occasione per presentare Google Cast for Audio, o meglio un servizio di riproduzione audio tramite tutti i dispositivi (come altoparlanti ) collegati. Google Cast infatti è un protocollo utilizzato da Google per interagire con la Chromecast o con l’Android TV, rendendo così possibile la riproduzione di contenuti multimediali sul nostro televisore interagendo tramite PC o smartphone.
Con l’annuncio di Google Cast for Audio la famiglia di dispositivi in grado di interagire con questo protocollo si amplierà. Infatti saranno prodotti altoparlanti e casse compatibili con questa tecnologia. Esse arriveranno innanzitutto negli USA nella prossima primavera con i marchi di LG, Sony e Denon alle quali si aggiungeranno successivamente MediaTek, Broadcom e Marvell.
Questa tecnologia sfrutta il cloud per la riproduzione musicale, rendendo così il vostro dispositivo un semplice telecomando per attivare la riproduzione e continuare nel frattempo ad utilizzarlo senza preoccuparsi di ciò che gli altoparlanti stanno riproducendo. Il tutto renderà non necessario quindi l’utilizzo di moduli NFC o bluetooth. Anche grazie a ciò la qualità audio sarà maggiore e permetterà un buon utilizzo di tutto l’impianto collegato.
Un video rilasciato da Google ce ne da un piccolo assaggio e nello stesso tempo ci mostra il suo semplice utilizzo.
Come si può vedere dal video basterà premere il tasto Cast sulla vostra applicazione per attivare la riproduzione tramite altoparlanti. Questo tasto sarà inizialmente disponibile per alcune applicazioni come Pandora, Google Play Music, iHeartRadio e NPR One, sperando che col tempo diventi disponibili per altre applicazioni (come Spotify che non dovrebbe essere supportata inizialmente).
Google Cast for Audio sarà compatibile oltre che con i device Android e i PC anche con i dispositivi iOS. Per ora non si hanno notizie sullo sbarco oltremare, e nel nostro vecchio continente, infatti inizialmente questa tecnologia sarà disponibile solo negli USA, ma sicuramente Google non la farà mancare dalle nostre parti.