Durante una conferenza newyorkese, i portavoce dell’azienda che ha il merito di aver rinnovato la concezione del “motore di ricerca” nel mondo, ha anche mostrato al pubblico la sua ultima innovazione tecnologica dal nome “uProxy”; questa sorta di particolarissima “tecnica” consentirà a tutti gli utenti che si ritrovano a vivere in Paesi dove vige una stretta censura di aggirare i limiti imposti dal Governo e di navigare liberamente sul Web. Oltre ciò Uproxy, che attualmente è ancora in fase di beta testing, consentirà di criptare la propria navigazione per garantire maggiore sicurezza in caso di intercettazioni.
Il software in questione sarà disponibile per Chrome, il browser di casa Google e per il “rivale” Firefox , ma (e la cosa non stupisce) non per l’acerrimo nemico della Microsoft, ovvero “Internet Explorer”.
Il gigante della ricerca online sembra essere sempre più interessato alle tematiche che coinvolgono la libertà di informazione; sempre alla conferenza in questione, è stato infatti presentata anche una nuova mappa che segnala tutti gli attacchi informatici che vengono quotidianamente perpetrati a danno di privati e società in tempo reale.
Continua, dunque, la battaglia di Google contro la censura, problema che coinvolge da tempo molti altri colossi della rete come Blogger e il portale di video YouTube.
Questa presa di posizione, però, ha suscitato anche diverse polemiche da parte di coloro che vedono in questo progetto di difesa della libertà di pensiero e d’informazione un tentativo da parte di Google di promuovere la politica degli Stati Uniti.
Il programma di protezione digitale proposto dall’azienda di Pasadena, ha già avuto modo di testare la sua funzionalità ospitando Balatrin, un famoso sito di informazione in lingua persiana e proteggendo un sito che si occupava del monitoraggio delle più recenti elezioni governative nello stato del Kenya.
Questi i video pubblicati come presentazione e spiegazione dei nuovi progetti annunciati.
Questa, infine, l’innovativa Digital Attack Map realizzata da Google in collaborazione con Arbor Network per mostrare in tempo reale gli attacchi DDOS in corso in tutto il mondo.