Le critiche furono molte, in tanti definirono questo progetto già morto fin dall’inizio, uno spazio vuoto che i nuovi iscritti spesso abbandonavano in tutta fretta non trovando amici con cui condividere contenuti. Per definizione, tutto quello che passa per il web è veloce, gli utenti seguono le tendenze, le loro esigenze mutano in fretta, il passaparola è immediato.
Ecco allora che anche il mercato dei social network deve essere costantemente monitorato per ottenere un’analisi dei trend che sia veritiera e aggiornata. Le ultimissime tendenze relative all’evoluzione e alla crescita dei più importanti e diffusi social media sono state messe in evidenza attraverso l’ultimo report Stream Social Q1 2013, redatto da Global Web Index (trovate le slide alla fine dell’articolo).
Si tratta dello studio più importante a livello mondiale riguardo l’utilizzo degli strumenti digitali che fornisce periodicamente dei report molto importanti per il mercato mondiale. I trend più significativi rilevati dall’ultimo studio sono stati:
- Un aumento generale della partecipazione attiva su tutti i social network, tra i quali Twitter si è mostrato quello con il maggiore tasso di crescita.
- Le piattaforme di social networking diffuse a livello locale continuano il loro declino in tutto il mondo, ad eccezione di Cina e Russia.
- I dispositivi mobili (cellulari e tablet) stanno giocando un ruolo fondamentale nel portare su tutti i mercati un utilizzo attivo e real-time dei social network.
- Anche gli utenti più anziani sul web stanno contribuendo alla crescita dei social media.
- Google+ si conferma la piattaforma n° 2 nel mondo con 359 milioni di utenti attivi mensilmente.
I primi quattro statement erano piuttosto scontati. Il successo di Google Plus invece è un risultato significativo, che testimonia il raggiungimento di un enorme traguardo con addirittura il superamento di social ormai storici come Youtube e Twitter.
Tra le ragioni che hanno favorito una crescita esponenziale in un periodo così breve c’è probabilmente l’associazione diretta di Google+ con il servizio gratuito di posta elettronica Gmail e con il sistema operativo Android. Su tutti gli smartphone e tablet Android infatti, anche quelli di fascia più bassa, è disponibile di default tutta l’ampia gamma dei servizi gratuiti offerti da BigG e quindi tutti coloro che possiedono un dispositivo Android diventano automaticamente iscritti anche a Google+. Il servizio è infatti quasi sempre pre-installato e basta un click per accedervi.
La piattaforma fin dagli albori della sua scalata aveva proposto novità interessanti rispetto ad altre reti sociali più affermate. Il primo metro di paragone è quasi sempre Facebook, n° 1 tra i social network e che conta quasi 700 milioni di iscritti, una cifra davvero impressionante. Nel 2011 Google+ si è presentato con:
- nuovi contenuti multimediali;
- la possibilità di avviare sessioni audio e video tramite i videoritrovi hangouts, spazi virtuali all’interno dei quali è possibile condividere video e parlare contemporaneamente con più utenti utilizzando microfono e webcam;
- la possibilità di inviare file tramite chat;
- il sistema di suddivisione dei contatti in cerchie, liste che vengono create dall’utente, a ciascuna delle quali è possibile assegnare diversi permessi di privacy e gestire la protezione dei propri dati personali.
Google Plus dispone inoltre di un sistema che determina l’identificazione dei profili a differenza di Facebook in cui non si ha invece alcuna garanzia sul fatto che il profilo di una persona famosa sia o meno reale. Sono queste le funzionalità sulle quali da subito il servizio ha puntato maggiormente per differenziarsi e offrire un ventaglio di azioni migliorate rispetto alla concorrenza. Un’altra importante funzione di Google+ consiste negli spunti (sparks), in grado di generare dei feed semplicemente selezionando gli argomenti d’interesse che andranno a creare un flusso di contenuti condivisibili con i contatti.
Si può certamente affermare che la strategia di integrazione di tutti i servizi Google incentrata su Plus stia dando i suoi frutti dopo i cospicui investimenti da parte di BigG. È stata dunque anche la sinergia fra le applicazioni ad assicurare all’ultimo nato di Mountain View l’enorme crescita registrata attraverso i recenti studi.
Fin dall’inizio fu chiaro che l’azienda avrebbe fatto sul serio, si decise di tagliare gli investimenti per altri servizi giudicati ormai superati (come Google Buzz, iGoogle, Google Video, Talk Chatback, Google Mini e Symbian Search App) per convogliare maggiori capitali su Google+.
Recentissima è anche la decisione di terminare il servizio Google Reader, che è stato sospeso dallo scorso 1° luglio, tra le molte proteste degli utilizzatori.
Evidentemente lo sviluppo di Google Plus richiede grandi e costanti investimenti per garantire un continuo miglioramento e BigG non vuole certo tirarsi indietro. Fino ad oggi probabilmente questa piattaforma ha espresso solo una parte del suo potenziale e in un futuro magari molto prossimo potrebbe riservare ulteriori sorprese.
La strada per raggiungere Facebook appare realisticamente ancora molto lunga, ma le premesse sono indubbiamente ottime.