Google: nuovo metodo di controllo contro la pirateria

Creato il 29 luglio 2010 da Riccardo Conti @YourLifeUpdated

Google scende in campo contro i pirati del web, in difesa degli sviluppatori che si stanno cimentando nella creazione di applicazioni per il sistema operativo Android.

Come ben sappiamo, infatti, in rete è possibile scaricare praticamente qualsiasi tipo di applicazione craccata e non originale, in modo da riempire il nostro smartphone Android di programmi a scapito degli sviluppatori, che hanno lavorato duramente per creare il loro software.

Google, per cercare di migliorare qualitativamente e quantitativamente il livello di programmi sul suo Market, ha deciso di andare incontro alle richieste degli sviluppatori, fornendo loro alcune particolari API che, almeno in linea teorica, permetteranno di porre un freno alla pirateria ed ai programmi craccati.

Andiamo a vedere insieme come funzionerà il nuovo sistema di protezione ideato da Google.

In pratica, senza entrare troppo nello specifico, Google ha sviluppato (e offerto agli sviluppatori, che potranno implementarlo nelle loro applicazioni) un servizio di “autorizzazione online” che contatta automaticamente i server di Google ogni volta che un’applicazione viene lanciata sullo smartphone di ogni utente.

Questo nuovo servizio, chiamato “licensing service”, permette dunque di controllare, in modo veloce ed istantaneo, se un programma è originale o meno. Per funzionare, però, richiede accesso alla rete internet, via WiFi o rete dati, che come ben sappiamo non sono sempre disponibili.

Sicuramente in questo modo Google riuscirà a frenare, almeno in parte, la diffusione dei software illegali, ma, nello stesso tempo, andrà a violare la privacy degli utenti, controllando costantemente le applicazioni da loro installate sullo smartphone.

Sinceramente, non mi trovo molto in sintonia con questa politica di pensiero. Google offre tanti servizi utili e gratuiti agli utenti, ma inizia a violare un pò troppo la nostra privacy.

Inoltre, i veri hacker, riuscirebbero facilmente a bypassare questo tipo di protezione obbligando le varie applicazioni craccate a fare un controllo con un server fasullo al posto di quello di Google, in modo che, anche se la licenza non è originale, nessuno se ne possa accorgere.

Credo che sia ancora difficile riuscire a bloccare la diffusione delle applicazioni craccate.


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