Era il 12 aprile 1961, mezzo secolo fa, quando l’uomo volò per la prima volta nello spazio. E quell’uomo si chiamava Yuri Gagarin. Google lo celebra con una doodle in homepage
Dopo aver superato selezioni durissime, vista la missione da compiere, il 12 aprile 1961, alle ore 9.07 di Mosca, all’interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1), del peso di 4,7 t., egli pronunciò la celebre espressione – поехали! (pojechali – “siamo partiti”) al decollo per il volo spaziale. Compì un’intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo un’altitudine massima (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km, viaggiando a una velocità di 27.400 km/h. Per tale missione Gagarin aveva scelto il soprannome Кедр “Kedr” (“cedro”), usato durante il collegamento via radio.
Da quel momento la storia cambiò. Ricordiamo il contesto storico, ci troviamo in piena Guerra Fredda e questa spaziale è una delle tante sfide che ha visto di fronte Usa e Urss. Fino a quel monento i russi batterono in velocità la corsa dell’uomo verso lo spazio. Ma solo otto anni dopo, nel 1969, gli americani si presero il primato del primo uomo sulla Luna.
In 50 anni molto è cambiato da allora. Ormai, pare si annunci fra qualche anno una missione verso Marte, il pianeta rosso. E poi?