Quale sezione? Si parla naturalmente di Real Time, l’ultima trovata in ordine di tempo di casa Google che, d’ora in avanti, andrà a pescare a piene mani direttamente dal mondo del social web per affinare ulteriormente i propri risultati di ricerca e offrire all’utente le notizie e le opinioni più aggiornate su qualsiasi argomento dello scibile umano. L’accesso al servizio è quanto di più semplice esista: nella colonnina di sinistra, tramite la voce “Aggiornamenti” (oppure per via diretta dall’indirizzo http://www.google.com/realtime), sarà possibile accedere in un istante ai risultati provenienti da social network come le pagine Facebook, i messaggini di Twitter e le discussioni di FriendFeed per una determinata chiave di ricerca impostata dall’utente.
Coerentemente con l’impostazione temporale, la schermata mostra i risultati in ordine cronologico (partendo dall’alto) dal più recente al più datato, senza distinzione tra le fonti a cui attinge il motore di ricerca. Man mano che nuovi risultati si dovessero rendere disponibili, inoltre, essi saranno visualizzati in cima alla lista; se invece si volesse focalizzare l’attenzione solo su quelli fino ad un determinato momento, ossia fino al click sul tasto “Cerca” di Google Real Time, non si dovrà far altro che cliccare sul link “Pausa” per congelare temporaneamente i risultati restituiti per quella specifica keyword.
L’indicazione – in basso a destra – dell’orario in cui sono stati pubblicati i contenuti, inoltre, nasconde il permalink a ciascun elemento recuperato dalla ricerca. Tramite gli appositi tasti sopra e a sinistra, infine, è possibile affinare la ricerca per tipo di media (mostrando tutti i risultati o soltanto quelli contenenti immagini – funzione decisamente utile come alternativa a Google Images), per lingua (tutti i risultati o soltanto quelli in italiano) e per data (qualsiasi o solo gli elementi più recenti).
Sarà stato forse il sentore della crescita di Bing, il motore di ricerca di Microsoft diventato ormai il principale rivale di Mountain View nel settore search (e che secondo una ricerca Nielsen ha realizzato un +51% su base annua nel mercato americano, portando la sua quota a luglio al 13,6% di tutte le ricerche online fatte negli Stati Uniti), ma Google pare proprio intenzionata a sferrare il prima possibile il colpo del possibile KO, prima di dover constatare di avere finalmente un degno avversario da sfidare. Meglio soffocarlo nella culla, devono aver pensato dalle parti di Mountain View, e hanno quindi estratto dal cilindro questa mossa della ricerca in tempo reale.