Google ricorda lo scultore rumeno Constantin Brancusi

Creato il 19 febbraio 2011 da Franzrusso @franzrusso

Google oggi ricorda i 135 anni della nascita di Constantin Brancusi, scultore rumeno, celebre per la sua opera Bird in Space che causò il Caso Brancusi.

Google rende omaggio ad uno degli scultori più famosi del ventesimo secolo, in occasione dei 135 anni dalla nascita. Si tratta di Constantin Brancusi, scultore rumeno che diventò celebre per la sua opera Bird in Space che fu la casusa di quello che passò alla storia come il Caso Brancusi.

Google - Constantin Brancusi

Il logo rappresenta la scritta “Google” con le più famose opere di Brancusi al posto delle lettere. L’opera Bird in Space in questo caso rappresenta la “l”.

Image by imd.paint via Flickr

Brancusi fu una figura centrale di quello che fu il movimento moderno agli inizi del novecento e vero pioniere dell’astrazione. La sua scultura è nota per la sua eleganza visiva e l’utilizzo di materiali sensibili, che mette insieme il senso dell’immediatezza della scultura contadina con l’arte sofisticata e all’avanguardia della Parigi all’inizio del XX secolo.

Divenne amico di Modigliani, ma divenne famoso in tutto il mondo per la sua opera più celebra, Bird in Space, al centro di una vicenda che ebbe come protagonisti lo scultore, un funzionario doganale americano e la scultura stessa. In sostanza,

Nel’ottobre del 1926, Brâncuşi, decide di esporre negli Stati Uniti una sua scultura del 1923, Bird in Space, dalle forme molto stilizzate (attualmente la scultura è stata valutata 27,5 milioni di dollari. Brâncuşi sbarca a New York dalla nave Paris, accompagnato dall’amico Marcel Duchamp, diretti alla galleria d’avanguardia Brummer.

Un funzionario della Dogana (F.J.H. Kracke) apre la cassa e scopre, tra le altre cose, un oggetto di bronzo lucido su una base di metallo. Poiché non riusciva a vederci l’essenza del volo, cioè quello che l’artista voleva comunicare, il funzionario classificò l’oggetto come “Kitchen Utensils”, destinato al commercio, rifiutando di applicare l’esenzione fiscale (duty free) prevista dal paragrafo 1704 del Tariff Act del 1922, relativo alle opere d’arte. Brâncuşi si vede quindi costretto a pagare la cifra prevista dal paragrafo 399 per l’importazione di manufatti di metallo: il 40% del prezzo di vendita, ossia (su $240) circa $2,400. Ne nacque una vicenda giudiziaria che alla fine si concluse con una sentenza che riconobbe la bellezza dell’opera e la validità dell’autore.

Un altro modo, quello che si suggerisce oggi Google, di conoscere e scoprire uno scultore, non molto conosciuto ai più, ma che merita di essere omaggiato. le sue opere, com spesso accade, sono più celebri della sua stessa persona. Ma Brancusi rimane un’artista importante, rivoluzionario per i suoi tempi.


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