Ormai ha fatto il giro del web lo strafalcione commesso da Steve Yegge, uno degli ingegneri di Google+. In un suo status sull’ormai noto social network di Google l’ingegnere ha criticato aspramente alcuni punti proprio di Google+.
Peccato che lo status era rivolto soltanto al gruppo di lavoro contenuto in una specifica cerchia privata e che per un errore di distrazione nell’impostare le opzioni della privacy da parte dello stesso ingegnere esso sia stato visualizzato praticamente da tutti:
Google+ is a prime example of our complete failure to understand platforms from the very highest levels of executive leadership (hi Larry, Sergey, Eric, Vic, howdy howdy) down to the very lowest leaf workers (hey yo). We all don’t get it. The Golden Rule of platforms is that you Eat Your Own Dogfood. The Google+ platform is a pathetic afterthought. We had no API at all at launch, and last I checked, we had one measly API call… Google+ is a knee-jerk reaction, a study in short-term thinking, predicated on the incorrect notion that Facebook is successful because they built a great product. But that’s not why they are successful. Facebook is successful because they built an entire constellation of products by allowing other people to do the work. So Facebook is different for everyone. Some people spend all their time on Mafia Wars. Some spend all their time on Farmville. There are hundreds or maybe thousands of different high-quality time sinks available, so there’s something there for everyone.
Dopo l’imbarazzante status l’ingegnere ha tentato di rimediare invano attraverso il messaggio che potete leggere nell’immagine di apertura. Ma nonostante tutto il messaggio di Steve Yegge ha aperto parecchi spunti di riflessione.
Cosa critica innanzitutto il messaggio dell’ingegnere? In pratica secondo lui Google+ è un social network costruito attorno ad una piattaforma già esistente formata dai vari prodotti di Google come GMail, Maps al contrario di Facebook che ha costruito un social network e su questo ha creato una costellazione di servizi. C’è infatti chi lo usa per i giochi, chi per comunicare ecc…
Google invece ha commesso l’errore, secondo l’ingegnere, di reinventare il social network costruendolo attorno ai servizi che che già esistevano. Una sorta di evoluzione contraria a quella di Facebook. Secondo lo stesso Steve Yegge Google avrebbe peccato di arroganza cercando di predire ciò che all’utente serviva.
Secondo voi le critiche di Steve Yegge sono fondate? Google+ si rivelerà fallimentare oppure riuscirà a diventare il secondo social network dopo Facebook come alcuni hanno previsto?