Autore: Gordon Reece
Anno: 2011
Casa editrice: Giunti
Pagine:320
Non sono io l'appassionata di thriller della famiglia, il titolo d'onore spetta a mia mamma, lettrice accanita di John Grisham (quanti anni avevo quando lessi "Il Cliente"? Tredici?), Dan Brown e simili, ma non è un genere che fuggo, anzi. In "Topi", Gordon Reece, racconta la storia di due donne, madre e figlia, che hanno sempre vissuto la loro vita da topi - appunto - in trappola. La madre, abbandonata dal marito, lavora in uno studio legale lasciandosi sfruttare e mortificare dal suo datore; Shelley, invece, viene perseguitata a scuola da un gruppo di compagne "bullette" che si divertono a prenderla in giro e a farle scherzi sempre più pesanti, finché un giorno... qualcosa cambia. La voce narrante è quella della figlia Shelley, che racconta la loro vita da topi fino alla notte del suo sedicesimo compleanno, quando la rabbia e il dolore accumulati dai soprusi esplodono forse neanche troppo inaspettatamente. Il tema principale è quello della vendetta e, a tal proposito, mi ha colpito il riferimento alla celebre tragedia shakesperiana, Macbeth, che, sebbene di per sé banale, non aspettavo di trovare. Una lettura poco impegnativa e una storia coinvolgente!