Questa ginestra selvatica trova risonanza nelle persone spesso disperate, soggette alla depressione endogena, che culmina a volte nel tentativo di suicidio, il loro stato d’animo è molto pessimista e manifestano possibili nevrosi d’angoscia. Ed è qui che agisce Gorse, poichè offre nuove opportunità di slancio e voglia di intravedere la “fine del tunnel”, i pazienti hanno così voglia di un confronto attivo, provano nuove terapie, si aprono all’esterno.
• Emozioni iniziali-inibite (prima di prendere il fiore): perdita di speranza, disperazione senza via d’uscita, depressione profonda.
• Emozioni evolutive-sciolte (dopo aver assunto il fiore): speranza, fede, ridona la luce a coloro che il dott. Edward Bach descrive nel seguente modo: “… per obbedire a un’imposizione o per far piacere a qualcuno queste persone possono anche sottoporsi a varie cure, ma ripetono sempre a chi sta loro vicino di aver ben poche speranza di guarigione… ”.
Sono caratteri che si rassegnano e “gettano la spugna”, è indicato per coloro che hanno smesso di provare e si sono rassegnati alla propria condizione (spesso di infermità e passività). Si riscontrano casi in bambini, spesso dopo malattie gravi o lutti, nei quali Gorse supporta molto il loro stato d’animo, spesso si manifestano sintomi di depressione e stanchezza forte, i quali si trasformano magicamente in gioia di vivere. Gorse è per coloro che desiderano avere speranza nella propria vita, che ritrovano la luce e che si sentono incurabili.