E’ un compito che può protrarsi anche a lungo, per anni.
Anzi, a dire il vero mi sto chiedendo se mai finirà, visto come si stanno mettendo le cose ultimamente.
Vi ho già raccontato qualche giorno fa che è un periodo un po’ difficile, un periodo di conflitti tra fratelli che vanno a discapito della serenità familiare.
Preso atto che la divisione con un muro di Berlino non può essere praticata, tocca alla sottoscritta mettersi in mezzo quando le cose degenerano, anche a rischio dell’incolumità personale.
Eh sì, non sto scherzando! Qualche giorno fa, per sedare una rissa fra il più grande e il secondo, ho dovuto intervenire con “modi un po’ bruschi” nei confronti del maggiore, che rischiava di far male al fratello.
Questo mio intervento ha fatto esplodere in lui tutta la rabbia accumulata, contro il fratello, contro di me, contro il mondo intero…
Risultato: mi si è avventato contro come un pazzo, strappandomi un bel mazzo di capelli! Per fortuna in quel momento in casa c’era un’altra persona che, sentite le grida, mi ha aiutato a liberarmi dalla morsa senza costringermi a gesti antipatici, che avrebbero peraltro degenerato ancora di più la situazione.
Per non essere da meno, alcuni giorni dopo Number2, ripreso per voler uscire sotto la pioggia battente senza la giacca e con un paio di scarpette di tela estive, ha pensato bene di sfogarsi rompendo un tavolo da giardino, frantumando il vetro di un quadro, riempiendo di sapone liquido (o gel, non ho capito) i miei vasetti di crema, nascondendo e strappando le pagine dei quaderni del suo fratellino, accartocciando i disegni di educazione tecnica e strappando le pagine del libro di antologia del fratello più grande.
Conclusione: cercasi rimedio per governare le rabbie di questi amatissimi e tremendissimi figli…