E’ inutile negare che il nostro governo stia passando un momento difficile. Tra frasi dette e smentite Letta è tra l’incudine e il martello. Non sa più come muoversi. E’ consapevole in cuor suo che facendo una determinata scelta rischia di essere schiacciato dall’incudine e sa che facendone un’altra rischia di prendere delle martellate in testa. Momentaneamente Letta è un serpente che striscia tra rovi piddini, che vogliono accelerare i tempi sulla decadenza (come è giusto che sia), e cespugli pidiellini, che vorrebbero salvare le chiappe al loro leader (e anche a loro stessi!). Non c’è che dire, è in serie difficoltà. Non sapendo che mosse fare e avendo da una parte il suo partito che preme e il partito di suo zio che chiede tempo si muove molto goffamente. Intanto Napolitano inneggia alla “convivenza nazionale” e lancia moniti su moniti. Comunque, se, dopo l’ormai sicuro allontanamento di Berlusconi dalla vita pubblica, cadessero le larghe intese Napolitano cercherebbe certamente di formare un nuovo esecutivo lasciando il popolo di nuovo a bocca asciutta. Giorgietto non anticiperebbe mai le elezioni perché ha chiaramente affermato che con questa legge non si va a votare. Ma allora mi chiedo: ma perché questa legge non si cambia? Perché in 5 mesi le larghe intese, sostenute da un’ampissima maggioranza, non l’hanno modificata? Perché si vuole togliere la “voce” al popolo italiano?