Photo credit: Matthew Straubmuller / Flickr / CC BY 2.0.
Il governo degli Stati Uniti chiuderà probabilmente tutti i suoi servizi non essenziali allo scoccare del primo minuto di martedì 1 ottobre. Lo shutdown, di cui si parlava già da giorni, è diventato improvvisamente più probabile nella notte tra sabato e domenica, a causa dello stop di un anno alla Camera per la riforma sanitaria di Obama, che la maggioranza repubblicana è riuscita a fermare. I repubblicani sono inoltre riusciti a rimuovere dalla finanziaria alcune nuove tasse sull’industria delle apparecchiature mediche. La legge finanziaria modificata dai repubblicani approderà ora al Senato, dove però i democratici dovrebbero riuscire a bloccarla, avendo la maggioranza. In caso di defezioni democratiche, il presidente Obama userà molto probabilmente il suo potere di veto per bloccare la legge. Alla mezzanotte del 1 ottobre, quindi, il governo federale sarà costretto a mettere in atto lo shutdown. Lo shutdown americano si basa appunto sulla disattivazione di tutti i servizi non essenziali (quelli che non sono polizia, vigili del fuoco, controllo del traffico aereo e simili) in caso di mancanza di una legge finanziaria alla fine dell’anno fiscale. Il governo degli Stati Uniti si trova quindi senza l’autorità per spendere risorse nei servizi considerati non essenziali, che però impiegano circa 800.000 persone, che saranno messe in congedo temporaneo. Gli ultimi due shutdown si sono verificati tra il 1995 e il 1996, sotto la presidenza Clinton.