Governo, quelle leggi mai diventate realtà

Da Openblog

Ogni Governo si lascia indietro una serie di legge mai messe in pratica. Dal Governo Monti sono 691 i decreti attuativi non ancora approvati e che quindi stanno rallentando l’entrata in vigore di leggi ormai pubblicate sulla Gazzetta ufficiale.

Quanto riesce ad incidere un Governo nell’agenda politica e sull’attività del Parlamento? Per rispondere questa domanda ricordiamo velocemente come funziona il potere legislativo del Governo. Il Consiglio dei Ministri delibera un determinato provvedimento  (disegno di legge, decreto legge, decreto legislativo, ecc.), che poi passa al vaglio del Parlamento. Una volta approvato in via definitiva e quindi pubblicato in Gazzetta Ufficiale, devono scattare una serie di provvedimenti attuativi, da parte della Pubblica Amministrazione, per accertarsi che quanto deciso trovi poi un riscontro nella realtà.

Per darvi un esempio, da inizio mandato, il Governo Renzi è riuscito ad approvare in Parlamento poco più di un terzo di quanto deliberato in Consiglio dei Ministri. Delle 149 decisioni prese (fra decreti legge, disegni di legge e ratifiche), solamente 57 sono state approvate in via definitiva dal Parlamento (38%).  21 di esse devono ancora essere presentate in Parlamento, e ben 77 sono “incastrate” fra i banchi di Camera e Senato.

Una volta che il provvedimento riceve il via libera del Parlamento, e quindi pubblicato in Gazzetta Ufficiale, la questione è ben lontana dall’essere terminata. La maggior parte delle legge emanate, richiedono dei provvedimenti attuativi per farle diventare realtà. Per darvi un punto di riferimento, dei 33 provvedimenti legislativi pubblicati dall’insediamento del Governo Renzi, solamente 9 non prevedono provvedimenti attuativi.  I restanti 24, rimandano a 133 provvedimenti attuativi che le Amministrazioni centrali devono emanare. 

L’ingorgo burocratico non si ferma di certo qui. Dei 1.303 provvedimenti attuativi lasciati in eredità dei Governi Monti e Letta, solamente 624 sono stati adottati, lasciando quindi il 52% di essi in balia della macchina amministrativa italiana.

Tutto questo per farci capire che come sempre, fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, e che fra il prendere una decisione nel Consiglio dei Ministri e vedere un reale cambiamento ci sono tante, fin troppe, variabili che si devono esprimere. 

Attività legislativa del Governo Renzi

Per approfondimenti:


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