a cura della Redazione
Sesto appuntamento del mondiale F1 2014 a Montecarlo, un gp dal sapore storico. E sul circuito cittadino di Monaco trionfa ancora una volta una Mercedes, ma stavolta il vincitore è Rosberg, dopo una gara condotta dall’inizio alla fine. Finisce secondo Lewis Hamilton, che perde così la testa della classifica mondiale a favore proprio del tedesco. Podio completato da Ricciardo, con Alonso quarto e Raikkonen fuori dai punti, dopo bella gara nella fase iniziale, compromessa poi dal tamponamento di Chilton quando il finlandese era comodamente terzo e nel finale da un contatto con Magnussen.
PROVE. Prove decisive ai fini del risultato finale: di solito a Montecarlo è così, pista dove i sorpassi sono quasi impossibili e partire davanti è fondamentale. Grande spettacolo come sempre, fin dal giovedì (una consuetudine tutta monegasca), con i consueti muretti sfiorati, il tornantino più lento del mondiale, il tunnel, le Piscine, La Rascasse.
Il tornantino di Montecarlo – befan.it
Qui si ricordano le imprese memorabili di Ayrton Senna, il Re di Montecarlo, vincitore in sei edizioni, di cui cinque consecutive tra il 1989 e il 1993. Nelle prime prove libere dominio Mercedes davanti a Ricciardo e Alonso, con il ferrarista che segna il miglior tempo nel pomeriggio sotto l’acqua. Nell’ultima sessione prima delle qualifiche il leader torna Hamilton, con Ricciardo ancora una volta in palla a 5 centesimi, poi Rosberg, Vettel e le due Ferrari. Equilibri che bene o male vengono confermati il sabato, seppur tra le polemiche: la pole position stavolta è di Nico Rosberg (già vincitore qui a Monaco un anno fa), che precede l’altra Mercedes di Lewis Hamilton, poi due Red Bull e due Ferrari, con Ricciardo e Alonso davanti ai compagni di squadra. Ma l’ultimo tentativo di super giro non viene effettuato per il lungo di Nico nella discesa verso il Mirabeau e la conseguente bandiera gialla che abortisce ogni chance degli avversari. Per il malumore soprattutto di Hamilton.
GARA. Si parte alle 14, con le due Mercedes che mantengono le posizioni. La miglior partenza è quella di Raikkonen, che si catapulta quarto, alle spalle di Vettel e prima di Ricciardo e Alonso. La safety car entra in scena dopo appena un giro per il contatto Perez-Button, con il messicano che ha la peggio. Si riparte, ed ecco il primo colpo di scena, con Vettel che improvvisamente rallenta per problemi al cambio, e presto costretto al ritiro. Il primo inseguitore del duo Rosberg-Hamilton è dunque il finlandese ferrarista.
Il vantaggio della coppia leader, come da copione, lievita con il passar dei giri, anche se Kimi gira su buoni tempi. Il divario tra Rosberg e Hamilton si mantiene sui due secondi ad un terzo di gara, con il primo pit stop che avviene al 27° giro in regime di safety car per l’incidente di Sutil, dritto alla chicane. I big rientrano tutti insieme e mantengono le posizioni. Due giri dopo la sfortuna chiamata Chilton colpisce Raikkonen: il britannico tampona la Ferrari nel tentativo di sdoppiarsi, gomma forata per Kimi e di nuovo box, con gara fin qui bellissima adesso pregiudicata.
La guerra psicologica tra i due davanti è fredda, con Rosberg che ha un consumo maggiore, si scalda invece Alonso che tenta di avvicinare Ricciardo, con Raikkonen in rimonta. Bella risalita anche quella di Hulkenberg, sempre positivo in gara e autore di uno spettacolare sorpasso ai danni di Magnussen.
Le sfide più belle sono per l’ottavo posto, con Bottas che rompe il motore, poi Gutierrez, Raikkonen e Massa. Tanti anche i ritiri. Nell’ultimo quarto di gp, il gap tra i due contendenti aumenta sensibilmente, con Hamilton che accusa un problema ad un occhio e non riesce più ad impensierire Rosberg, davvero a suo agio su un circuito che conosce benissimo. Anzi, è Ricciardo a rimontare furiosamente sull’inglese, arrivandogli a ridosso. Ancora sfortuna per Raikkonen che perde ogni chance di punti dopo un contatto con Magnussen.
Sulla bandiera a scacchi il tedesco può esultare per il secondo anno consecutivo in quel di Montecarlo, rilanciando così la sfida mondiale ad un Hamilton che ribolle rabbia, dalle qualifiche ad una gara che sicuramente non ha digerito. Ricciardo terzo si conferma in grande forma, limita al solito i danni Fernando Alonso con un quarto posto senza acuti. Nota positiva in casa Ferrari la prestazione di Raikkonen che se non fosse stato per Chilton avrebbe avuto ambizioni da podio.