L’Hungaroring, tappa classica un tempo di ferragosto, ora di fine luglio prima della pausa estiva, è lungo 4,381 km e verrà percorso per un totale di 70 giri, pari a 306,630 km.
La gara di Budapest arriva dopo i test Pirelli a Silverstone del 17, 18 e 19 luglio.
La Pirelli, in una F1 in cui il fattore gomme è sempre più decisivo e per certi versi imbarazzante, ha deciso di reintrodurre le gomme posteriori con l’anima in kevlar (che ha sostituito l’acciaio, utilizzato da inizio stagione) ma con le mescole del 2012. Inizialmente, la Pirelli aveva annunciato di fornire pneumatici di mescola Hard e Medium ma, poi ha deciso si sostituire le Medium con le Soft.
Il circuito di Budapest per le sue caratteristiche ricorda molto un circuito cittadino. La pista è stretta, un toboga pineo di curve ed un unico rettilineo importante davanti ai box.
E’ una pista corta e spesso i doppiati fanno perdere molto tempo ai più veloci. Ci saranno due zone DRS, una sul rettilineo del traguardo e l’altra in prossimità della curva due; superare in Ungheria è difficile e prove e strategia la faranno da padrone.
Sebastian Vettel arriva in Ungheria con 157 punti, seguito da Fernando Alonso con 123 e Kimi Raikkonen con 116.
Il tre volte campione del mondo, leader indiscusso fino ad ora della classifica, punta ad incrementare il suo vantaggio sugli inseguitori. Seb non ha mai vinto all’Hungaroring, e la sua Red Bull dovrebbe essere agevolata dalla caratteristiche tecniche del tracciato che premia le vetture con una buona trazione.
Fernando Alonso quasi sicuramente punterà a limitare i danni, su una pista che dovrebbe essere poco favorevole alla sua Ferrari, che sembra aver imboccato un pericoloso crinale negativo nello sviluppo. Forse le temperature di fine luglio potranno dare una mano alla Rossa di Maranello.
La Mercedes con Lewis Hamilton e Nico Rosberg potrebbe ben adattarsi alle caratteristiche del tracciato, ma per la vettura di Stoccarda l’usura gomme rimane sempre una incognita. Difficile che vedremo trenini come a Montecarlo e sia Hamilton che Rosberg, se partiranno davanti, dovranno comunque avere un buon ritmo. Lewis Hamilton ha vinto lo scorso anno in Ungheria partendo dalla pole: potrà ripetersi?
La Lotus è la solita, positiva incognita. Certo è che Kimi Raikkonen deve trovare il modo e la maniera di arrivare davanti a Sebastian Vettel se vuole ancora puntare al titolo piloti.
La McLaren negli ultimi anni ha avuto molte soddisfazioni all’Hungaroring. Difficile quest’anno per il team di Woking ripeterle.
Sopra ogni considerazione, il rendimento delle coperture Pirelli testate a Silverstone sposteranno gli equilibri in campo o il mondiale 2013 è già scritto a favore di Vettel e della Red Bull?