Intervistato recentemente dal quotidiano “The Australian” in merito al “Global Atheist Convention” che si stava per svolgere a Melbourne, dove il solito Richard Dawkins avrebbe ribadito le sue fantasie sull’ateismo scientifico, ha spiegato che «ci sono molti distinti scienziati ben distinti anche qui in Australia, come nel Regno Unito e negli Stati Uniti, che sono molto impegnati come cristiani e non vedono un conflitto tra scienza e fede». Ha anche citato un paio di statistiche: «Uno studio del numero di scienziati che credono in Dio è stato fatto 40 anni fa, e il numero era compreso tra il 40 e il 50 per cento. Un altro studio è solo dello scorso anno ed è giunto alla stessa conclusione, per cui nonostante tutti i progressi della scienza non c’è stato un cambiamento».
Il professor Clark ha anche affermato che alcune scoperte scientifiche, come la teoria del Big Bang e la “Chaos Theory”, lo hanno convinto più che mai che la scienza non era nemica della fede: «La teoria del Big Bang ha mostrato che l’universo non è eterno, ma ha avuto un inizio. L’incredibile sintonia dell’universo per la vita ha anche dimostrato quanto improbabile sarebbe stata la sua comparsa senza un principio guida». E ancora: «l’effetto butterfly [l'idea che il battito delle ali di una farfalla in Cina possa influenzare il tempo dall'altra parte del mondo, Nda] rispecchia la realtà interconnessa dell’universo e suggerisce ancora una volta un principio ispiratore dell’attività apparente casuale».
Si è definito preoccupato dai proclami di Dawkins, il quale pensa di parlare a nome degli scienziati. Anche lui aderisce alla teoria dell’evolouzione, ma questo non gli affatto impedito di abbracciare una fede basata sulla religione: «Dal momento dei miei primi studi di anatomia presso l’Università di Sydney, sono stato convinto che la teoria dell’evoluzione di Darwin è stata una magnifica spiegazione di come la vita si è sviluppata sulla terra», ha detto. La fede tuttavia è stata fondamentale per la sua ricerca scientifica: «Non avrei potuto continuare ad andare senza la percezione di questo amorevole Dio, il quale mi ha dato l’opportunità di aiutare le persone sorde».