GRAFFITI E GRAFFIATI - Lettera di sostegno a Michele Plastino

Creato il 17 gennaio 2012 da Calcisulcalcio

Michele Plastino è un giornalista sportivo, conosciuto a Roma e non solo. Conosciuto in tutta Italia, conosciuto a Milano e Napoli. Già Napoli.. oggi ho riportato, in fondo al post, un articolo pubblicato su www.micheleplastino.net, Per saperne di più, leggetevi l'articolo e guardatevi il video, postato in alto prima del post. Da parte mia, oggi utilizzo questo spazio per inviare una lettera di sostegno a Michele Plastino, un giornalista amato e allo stesso tempo odiato da molti.
Uno di quei personaggi che divide l'opinione pubblica; succede quando non si ha paura di dire quello che si pensa, quando non si ha paura di prendere una posizione. Michele Plastino l'ho conosciuto qualche anno fa, sono stato suo "allievo" nel suo Piccolo Gruppo, laboratorio di giornalismo sportivo e non solo, tra l'altro, una curiosità: non sono mai andato a ritirare l'attestato di partecipazione, spero di farlo prima o poi. Dopo la conclusione del laboratorio non ho più visto ne sentito Michele Plastino, se non in televisione, come tanti di voi. "Ho letto articoli, blog, siti ecc ecc pieni di odio per me" scrive Plastino, spingendomi a scrivere questo post, a scrivere questa lettera di sostegno. Non si tratta di difendere a spada tratta il giornalista e l'uomo, nessuno è perfetto. Quando ascolto Michele Plastino, non sono sempre d'accordo con le sue opinioni calcistiche, anche se ne condivido molte. Quello che mi preme dire, quello che a mio avviso fa di Plastino un "giornalista" rispetto a tanti altri, è la competenza e la conoscenza degli argomenti dei quali parla ed esprime le sue opinioni. A partire dalla "tattica", da come si "legge" una partita, da come si vede come una squadra gioca e si dispone in campo. Non entro nel merito dell'uomo Michele Plastino, non lo conosco così bene, conosco il Plastino giornalista. Competente e però, quello si, posso affermarlo, persona sentimentale che si emoziona e si commuove con una poesia di Totò.
di Daniele Coltrinari
Editoriale tratto dal sito www.micheleplastino.net
CHIARIMENTO SU DE SANCTISCOME SI PERDE UN AMORE DI SEMPRE IN UN MOMENTO
Dedicato ai tifosi del Napoli.La sera di Napoli -Lecce avevo registrato la partita. Avevo una cena da conciliare con la visione della gara. A tarda notte mi vedo la partita. Faccio tardissimo perché è ricca di gol e mi soffermo al dopopartita per vedere i contributi di Inter -Udinese e gli spogliatoi del San Paolo. Mi interessavano ,professionalmente,le dichiarazioni di Mazzarri e ,umanamente,il licenziamento di Di Francesco. E cosi mi imbatto nelle famigerate immagini del gol di Cavani visto da dietro l'altra porta. Il commento di sky è scherzoso,Mazzarri non commenta ,ma io rimango sconcertato. Che De Sanctis sia dispiaciuto e che Lucarelli dica 7 -8 minuti è evidente. Comincio a chiedermi il perchè. E Lunedì 5 dicembre,quindi più di un mese fa,lo chiedo pubblicamente a Canale 21 durante la trasmissione. Da allora per lungo tempo non solo non se ne parla più,ma nessuno si è adirato con me. Per un po mi sono documentato sui diritti,poi il Lunedì successivo avevo un appuntamento per registrare da My-Sky le immagini,cosa molto complicata. Ma fermo tutto. Eravamo ormai arrivati,dopo Novara,a Napoli-Roma. Decido di aspettare per rispetto di De Sanctis e del Napoli che aveva perso male e con molti errori. Penso,a quel punto,che avrebbero inzuppato il pane i dietrologi interessati. E allora aspetto. Aspetto perchè la mia ipotesi non è assolutamente legata a corruzione o scommesse individuali. Già ,da tempo,dai giorni delle rapine consecutive alle mogli dei giocatori,temo che siano segnali. Temo pericolose pressioni. E io rispetto chi può aver paura. Questo non è dietrologia. E'dovere professionale e tutela umana delle persone. L'unico timore che ho,in quel momento,è per la mia persona. Cosi aspetto la fine delle vacanze,dopo che la notte di Natale avevo fatto vedere quel video ad alcuni amici. Tra questi anche Cristiano Blanco che mi suggerisce di riprendere direttamente dal cellulare. Dopo pochi giorni viene da me e registriamo il tutto. Gli dico che farò un lancio a Roma a T9 nella edizione di Goal di notte regionale perché il dibattito lo aprirò il giorno dopo a Napoli,dove avrei accompagnato le immagini con le mie idee che ,come si capisce, sono a tutela del Napoli. Eh si,perchè se un giorno dovesse venir fuori qualcosa di strano ,la responsabilità oggettiva si scontrerebbe con la motivazione delle minacce,aprendo un nuovo fronte di giurisprudenza. Il mio timore nasceva da quello che era uscito su Panorama con la storia delle intercettazioni di Cannavaro e su quelle indagini,oltre all'effetto domino delle confessioni di Gervasoni e poi Doni,che già stanno coinvolgendo altre squadre vedi anche Lazio. Mai avrei immaginato che Cristiano mettesse in rete le immagini con il SUO commento. Le sue domande non erano le mie. Io gli voglio bene. So che non è stato fatto ad arte. So che avrei potuto tenere nascosto tutto e negare che tutto partiva da me. Ma non mi sarei potuto più guardare allo specchio. E allora sono andato avanti e ho detto quello che volevo dire,ma la nuova tecnologia permette di usare la comunicazione troppo rapidamente ,senza animo,senza riflessione. Ormai nel giro di 10 ore quel video aveva dato una idea consolidata ,a me ci vorranno mesi per spiegare a voce,o con queste righe. E ormai Napoli tifosa del Napoli mi ha buttato nel fango. Napoli in un attimo ha dimenticato,chi,non napoletano,ha difeso la città e quei colori in terre straniere,tra insulti,inseguimenti e attacchi razzistici. L'ho fatto per anni,senza vanto. Solo perchè lo sentivo,nato e cresciuto nella cultura di Eduardo e Totò. Ho difeso,questa estate il mio lavoro e la mia trasmissione per qualche polemica interna e commerciale solo per mantenere la gioia del mio Lunedì napoletano. Unico,in città,a sentire l'emozione anche del traffico in tangenziale. Roma è la mia città. Ci sono nato. E'mia madre. Napoli l'ho sempre scelta,come città d'amore. Per magia. Come si sceglie la propria donna. O meglio un amico. Perchè è una scelta senza sesso. Temo che sarà difficile ridire ai miei amici"dai Sabato sera andiamo a Napoli,vi faccio vedere come mi vogliono bene". Non è più cosi,non lo sarà più. Perchè quell'idea che avevo di Napoli nei miei confronti era un'idea virtuale. Un mondo che non c'è,figlio dei tempi della mia "Grande notte dello scudetto". Troppo tempo fa. Ora Napoli non mi ha dato neanche il tempo di spiegare. Ho letto articoli,blog,siti ecc ecc pieni di odio per me. Neanche un dubbio. Forse non lo meritavo. E se ho leso la sucettibilità di qualcuno mi scuso. Se ho sbagliato pagherò. La condanna è gia arrivata. E'nel mio animo,dove non sento più la voglia di arrivare al casello. Dove mi sarà difficile,ormai,trasmettere amore e passione laddove ormai si è eretto il muro della diffidenza. Forse è ,però,ancora più forte la voglia di essere giornalista,di raccontare la mia verità ,costi quel che costi. Può costare anche un grande amore. Ma,certamente,se risentirò una poesia di Totò,continuerò a commuovermi. Forse più di prima.(Fonte: www.micheleplastino.net)