GRAFFITI E GRAFFIATI - Politica, politici, Sveglia!

Creato il 18 ottobre 2011 da Calcisulcalcio

Non sono mai stato un simpatizzante della cosiddetta "Antipolitica", ho sempre creduto e ancora credo nei partiti come strumenti fondamentali della democrazia. Dopo dieci anni circa, ritrovo "Tommaso Zanello" in arte er "Piotta", con un brano musicale distante anni luce dal suo "Super Cafone". Non sarà certo er "Piotta" a cambiare le sorti dell'Italia. I nostri politici qualche possibilità invece ce l'hanno. Da qualche tempo sostengo come il più grande errore della "Prima" Repubblica è averci lasciato in eredità questa, incredibile, "Seconda"Repubblica. Incompetente e incapace.

Un giudizio tutto personale e se volete qualunquista. Perché in fondo qualcosa, qualcosina di buono si è fatto (?).

Questa seconda repubblica e i suoi leader, il leader maggiore di questo ultimo ventennio, ci stanno regalando l'Antipolitica. E' sempre più difficile sentirsi rappresentati, è sempre più facile essere qualunquista. Eppure basterebbe poco, abolire il vitalizio ai parlamentari ad esempio. Sentire il leader di un partito dichiarare pubblicamente " aboliremo" il vitalizio per i politici. E poi farlo veramente, una volta al governo. Tagli ai privilegi, la politica e i politici si auto regolamentano. Cominciano a premiare il merito.

Mi sembra scontato dire che sono contro la violenza, mi tocca dirlo perché ci potrebbe essere sempre chi mi fraintende. Valentino Parlato, giornalista de "Il Manifesto" (è stato diverse volte direttore del giornale ed è tra i fondatori storici del quotidiano comunista), ha scritto recentemente, all'interno di un suo articolo: "A Roma ci sono stati anche scontri con la polizia e manifestazioni di violenza. Meglio se non ci fossero state, ma nell'attuale contesto, con gli indici di disoccupazione giovanile ai vertici storici, era inevitabile che ci fossero. Aggiungerei: è bene, istruttivo che ci siano stati. Sono segni dell'urgenza di uscire da un presente che è la continuazione di un passato non ripetibile"

No Parlato, io rispetto la sua storia di giornalista e di fondatore de "Il Manifesto", però non è stato un bene che ci siano stati i scontri. E' stato un male, un fatto gravissimo. Inevitabili? Non lo so, il malcontento cresce di giorno in giorno. Tra dieci anni, i precari di oggi come vivranno? E i giovani e i giovanissimi? Non tutti hanno una famiglia che può far da ammortizzare sociale e in ogni caso, le famiglie non vivono all'infinito. E poi che succederà? Saremo tutti poveri?

E' così difficile capire perché la politica sta perdendo consenso? Politica, politici, Sveglia!


di Daniele Coltrinari



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