Bene. Messi da parte gli impegni, coordinate le idee, lasciato campo libero alle aspettative ecco che riprendiamo a scarpinare. La giornata è molto bella e procediamo in silenzio, lasciamo che sia la montagna a parlare, a disegnare il racconto di questo bel sentiero che sale a Sella Kriz.
Come direbbe Corona, i sentieri sono disegnati dalle stelle. Prendono in mano la matita e mentre la terra gira le stelle li segnano. A volte son dritti, a volte sono a lunghi zig-zagcome quello di oggi, che parte dalle ultime case di Monteaperta, prima infilandosi nel bosco e poi liberandosi all’aria aperta, lungo le pendici del Gran Monte, la parte più occidentale della grande catena che, proseguendo verso la Punta di Montemaggiore e lo Stol, raggiunge Caporetto a formare una splendida ed emozionante cresta.
Anche se la salita è condita da tanti discorsi, oggi è il sentiero che parla, anzi a volte la sua voce si impone facendoci stare zitti per lunghi tratti. La monotonia dell’andamento costante sparisce metro dopo metro, concedendo spazio al paesaggio e ai colori della natura.Oggi è impossibile non esserne complici silenziosi, pronti a raccogliere ogni dettaglio del mosaico preparato per noi. E così, un albero solitario, una roccia coperta di orecchie d’orso, uno sguardo lontano, diventano protagonisti assieme a noi della salita verso la grande croce di Sella Kriz che appare vicina.
In realtà la distanza ha poca importanza, le campane del paese suonano lontane a scandire quelle ore che altro non sono che una misura tra un momento e un altro.
A Sella Kriz la bellezza continua, un nodo di sentieri, una scelta da compiere per proseguire ….. ma anche no. Ci fermiamo, la mente si lagna , vorrebbe andare verso il Briniza, ma le gambe no, per loro va bene così oggi. Vinceranno le gambe ……
Nonostante il sole giochi a nascondino e il vento ci ricordi quanto possa essere pungente se lo vuole, la sosta a Sella Kriz è un piacere. Mi diverto un po’ ad avvicinarmi alle cime con il teleobiettivo, con lo sguardo si può superare un cocuzzolo e immaginarsi in vetta al Triglav o al Cimone……..
Pace e silenzio, così la montagna ci ha insegnato ad accontentarci. Poi devo portare un saluto a qualcuno che poco tempo fa è passato di qua. Lo faccio cercando le sue tracce……….. sono sicuro che nonostante siamo saliti in punta di piedi lui ci ha sentito arrivare e ha disegnato il sentiero per noi, come fanno le stelle !
Adesso ce ne andiamo giù, lasciandoci accompagnare dalla montagna con la piacevole percezione che oggi era contenta ….. lo siamo anche noi …. e questo ci basta .