Fernando Alonso: Come a Spa e a Monza, Alonso deve accontentarsi della piazza d'onore, evitando inutili rimonte nei confronti di Vettel e 'limitandosi' al ruolo di primo degli altri. Partito dal settimo posto, conduce una gara eccezionale, scavalcando ben 4 vetture dopo la prima curva e togliendosi il lusso di superare Rosberg con un'ottima strategia. Il suo ritmo durante la corsa ne ha risentito, dovendo cercare di preservare i pneumatici per non buttare all'aria l'ottimo risultato costruito nelle prime tornate, eppure nessuno è sembrato in grado di contrastarlo. Grazie al suo contributo abbiamo assistito a una delle immagini più belle della F1 degli ultimi anni: il suo passaggio a Mark Webber è il simbolo di come l'amicizia tra piloti possa andare al di là degli interessi dei team, perennemente in lotta per raggiungere la vittoria. Voto: 10
Kimi Raikkonen: I problemi alla schiena che lo hanno perseguitato durante l'intero weekend sono stati accantonati dalla sua ferocia in gara. Partito tredicesimo ha saputo riprendere uno ad uno tutti i suoi diretti avversari, tagliando il traguardo al terzo posto nonostante la sua E21 non sia più l'irresistibile vettura della prima parte dell'anno. Il finlandese dimostra la sua ferocia attaccando dal primo all'ultimo giro, senza badare alla sua resistenza fisica e alla tortuosità di un circuito impegnativo come quello di Marina Bay. Il podio rappresenta il giusto premio per gli sforzi che Raikkonen ha compiuto durante la tre giorni del GP di Singapore, oltre che il ritorno ad un risultato utile dopo due gare senza soddisfazioni. Voto: 10
Lewis Hamilton: Si limita a confermare la sua posizione sulla griglia di partenza, senza regalare momenti di suspance azzardando uno dei suoi soliti attacchi che lo hanno contraddistinto come pilota combattivo fin dall'inizio della sua carriera. Viene messo in ombra da Rosberg per tutto il weekend, anche se grazie ai 10 punti raccolti, rimane saldo al terzo posto del Mondiale Piloti. Voto: 7
Felipe Massa: Batte Alonso in qualifica per il secondo Gran Premio di fila, dimostrando di non soffrire il suo lungo addio alla Scuderia Ferrari. In gara viene ostacolato dalla presenza di molte vetture davanti a lui, vanificando la sua ottima strategia e optando per una terza sosta contro le due dei suoi diretti avversari. Nonostante questo, il sesto posto rappresenta un passo in avanti per il brasiliano, forte di un finale di gara esplosivo in cui è arrivato a pressare da vicino la Mercedes di Hamilton dopo aver sopravanzato le due Mclaren. Con questa grinta potrà aiutare il team di Maranello nel Mondiale Costruttori, oltre che darsi una mano nel tentativo di trovare una squadra competitiva per la prossima stagione. Voto: 7
Nico Hulkenberg: Bene ma non benissimo come a Monza. Hulkenberg sfrutta la ritrovata competitività della sua vettura acciuffando un prestigioso nono posto, conquistando due punti e superando Daniel Ricciardo nel Mondiale Piloti. Un'altra bella gara per il pilota tedesco, pronto per il salto di qualità in un team di maggiore spessore. Voto: 7
Adrian Sutil: Il decimo posto è un risultato discreto per Adrian Sutil, ancora una volta in grado di battere il suo compagno di squadra Paul di Resta nonostante una condotta di gara anonima. Il suo punticino permette al team Force India di rimanere in scia alla Mclaren, ma per riprendere il quinto posto nel Mondiale Costruttori c'è bisogno di un miracolo. Voto: 6
Pastor Maldonado: Sfiora la zona punti, arrivando a pochi decimi dal trenino capitanato dalle due Mclaren di Button e Perez. Il venezuelano paga la mancanza di ritmo della sua Williams, non riuscendo ad impensierire i vari Sutil, Hulkenberg e Di Resta. Si toglie comunque il lusso di battere il suo compagno di squadra Bottas, nonostante una qualifica molto deludente. Voto: 5
Valtteri Bottas: Batte il compagno di squadra Maldonado in qualifica, ma sciupa tutto con una partenza poco felice. La tortuosità del circuito di Marina Bay non gli ha permesso di riguadagnare molte posizioni, costringendolo ad una gara d'attesa al centro del gruppo. Voto: 5-
Jean Eric Vergne: Non commette lo stesso errore del suo compagno di squadra Ricciardo, ma per la prima volta in stagione Vergne non brilla nè in gara nè in qualifica. Il quattordicesimo posto non è certo un risultato entusiasmante per sè stesso e per la Scuderia Toro Rosso, ma in un tracciato così difficile risalire la classifica è stata un'impresa ardua per tutti. Voto: 4,5
Giedo van der Garde: L'olandese continua il suo cammino di maturazione battendo le due Marussia e il suo compagno di squadra Pic con una buona condotta di gara. Purtroppo, con la scarsa competitività del mezzo a disposizione, non gli è possibile fare di più. Voto: 5,5
Max Chilton/Jules Bianchi: Gara deludente per il duo Marussia, intrappolato dietro la rivale Caterham di Giedo van der Garde. Voto: 4
Charles Pic:Male, senza ombra di dubbio il peggiore dei superstiti al termine della gara. Battuto ancora una volta dal suo compagno di squadra Van der Garde, dimostra di non essere ancora pronto per un team di media-classifica. Voto: 4
Paul Di Resta: Terzo ritiro consecutivo per incidente. Dopo l'errore di Maldonado, colpevole di averlo tamponato durante il Gran Premio del Belgio, si tratta della seconda collisione consecutiva per il pilota scozzese del team Force India, ormai deconcentrato dal mercato e in fase discendente a livello prestazionale. Nella prossima gara dovrà assolutamente cercare il riscatto, per cancellare la crisi e tornare ad un voto sufficiente. Voto: 3
Daniel Ricciardo: Per la prima volta è incappato in un errore di guida che lo ha costretto al ritiro nelle prime fasi della gara. L'australiano però ha ammesso le sue colpe, mostrando una maturità superiore a quella dei piloti della sua età. Può accadere a chiunque di sbagliare, ma in pochi casi si è visto un corridore affrontare un incidente con così tanta tranquillità. Un altro segno di come Ricciardo sia pronto ad affrontare l'esame Red Bull nel prossimo anno. Voto: 4,5