Grand Funk Railroad - Il power trio rock per eccellenza

Creato il 19 giugno 2011 da Lesto82

LO SPELEOLOGO

di NICOLAS ICARDI

I Grand Funk Railroad sono tra i gruppi meno conosciuti nella scena hard rock anni '70 ma meritano l'attenzione degli appassionati del genere. Un gruppo che ha scritto alcune delle pagine più emozionanti dell’hard rock con il loro sound ruvido, quasi primitivo, ma di un impatto devastante. Si formano a Flint, nel Michigan, nel 1968 per iniziativa di Don Brewer (batteria e voce) e Mark Farner (chitarra e voce) amanti dei Cream e Marvin Gaye, Jimi Hendrix e Otis Redding, reclutano il bassista Mel Schacher e si affidano per il ruolo di manager a Terry Knight, un DJ di Detroit. Il manager, dispotico e intransigente, pretende pieni poteri sulla conduzione del trio, che sotto la sua guida otterrà un successo imprevedibile. Il manager riesce infatti a procurare al gruppo ancora sconosciuto un ingaggio per l'Atlanta Pop Festival del 1969: lì, davanti a 125000 persone i Grand Funk Railroad esibiscono il loro hard rock esasperatamente amplificato e sensazionale. Ottengono subito un contratto con la Capital e in due anni produrranno 5 album. Il primo è "On Time", uscito nel 1969, rappresenta il loro disco d'esordio: è un lavoro molto Rock And Roll, energico, con venature di Blues ed anticipazioni di Hard Rock. Subito dopo sempre nel '69 è la volta di "Grand Funk", forse il loro must, senza alcun dubbio uno dei migliori album Hard Rock degli anni '70 (anche se risulta anticipatore essendo datato 1969); devastante, rovente e coinvolgente, in parole povere adrenalina musicale al 200%. Il gruppo incide nel 1970 "Closer To Home" anche questo è un album davvero molto buono. La differenza con i precedenti è una maggiore ricercatezza in fase compositiva. Sempre nello stesso anno è la volta dell'album dal vivo "Live Album" altro must, è un disco dal vivo come se ne pubblicavano una volta, con il pubblico giustamente alto nel mix, incertezze (poche) e cappelle (tante) lasciate ben in vista e non corrette in studio. All'inizio del '71 ancora un altro album "Survival" ,il più lirico e moderato del rumoroso trio americano. Il grezzo sound del gruppo dei primi album venne aspramente criticato all'epoca dalla stampa ed è presente raramente nelle programmazioni radiofoniche, ma ciò non impedisce vendite straordinarie. Molte loro canzoni spopoleranno comunque nelle classifiche e tutti i loro album diventano dischi d'oro. Alla fine del '71 i Grand Funk si separano in modo burrascoso da Terry Knight. Seguiranno strascichi legali, con una causa per danni intentata e persa da Knight. Intanto al gruppo si unisce il tastierista Craig Frost e poi da alle stampe nel '72 due album "Phoenix" e "E Pluribus Funk" che  ancora una volta sbalordiscono tutti; ormai maestri nel fondere gli stili musicali da cui provengono realizzano un lavoro compatto al quale non si può recriminare nulla. Alla produzione musicale del trio si dedicarono allora personaggi tra i più diversi, come Todd Rundgren per il successivo album "We're An American Band"(1973), un disco dal facile ascolto, diretto ed immediato che però si mantiene sempre su alti livelli. Il gruppo continua poi a sfornare album sempre mantenendosi su un discreto livello: "Shinin' On"(1974),"All The Girls In The World Beware"(1974), l'ottimo live "Caught In The Act"(1975) che fotografa il gruppo all’apice della propria popolarità,"Born to Die"(1976) e "Good Singing Good Playing"(1976) prodotto da Frank Zappa che interviene in alcune parti di chitarra. Per tutta la prima metà degli anni '70 i Grand Funk continuano a tenere concerti con ritmo incalzante e i loro singoli continuano a stazionare nelle parti alte delle classifiche e le vendite degli album superano i 20 milioni di copie. Alla fine del '76 il gruppo decide di dividersi quando Farner si ritira con la famiglia in una fattoria del Michigan e pubblica anche alcuni lavori da solista mentre gli altri col chitarrista Billy Elworthy danno alle stampe un paio di album a nome Flint. Nel 1981 Farner e Brewer riformano la band con Dennis Bellinger al basso e David Geffen come produttore per due album "Grand Funk Lives"(1981) e "What's Funk"(1983) che passeranno inosservati. Dopo lo scioglimento definitivo Brewer entra nella Silver Bullet Band di Bob Seger raggiungendo Frost, mentre Farner comincia un nuovo capitolo da solista. Nel 1997 i Grand Funk Railroad si riuniscono di nuovo per "Bosnia", doppio album benefico e magniloquente e ritornano a esibirsi dal vivo negli USA sino al 1998. Si riformeranno un'altra volta nel 2000 con il solo Brewer per alcuni concerti.


Dalla loro discografia vi propongo 5 pezzi:
"Heartbreaker" da "On Time"(1969) si discosta leggermente dalle canzoni dell'album, con ottimi risultati: in assoluto è una delle loro canzoni migliori.
"Into The Sun" da "On Time"(1969) un brano d'impatto che coglie impreparato chi ascolta, si fa notare soprattutto nelle parti strumentali,
"In Need" da "Grand Funk"(1970), è un boogie sanguigno che funziona maledettamente, con un basso tellurico di Schacher in primo piano.
"I'm Your Captain/Closer To Home" da "Closer To Home"(1970), è una canzone davvero ben strutturata con tanto di arrangiamento di archi nella parte centrale e sostenuta stavolta dalla chitarra acustica.
“We’re An American Band” da “We’re An American Band” (1973) è una fantastica autocelebrazione di una band il cui ritmo ha il potere di coinvolgerci fin dalle prime note. Il pezzo, scritto e cantato dal batterista, diventa subito uno dei capisaldi, immancabile nella scaletta dei concerti successivi.

sito ufficiale

HEARTBREAKER - 1969

INTO THE SUN - 1969

IN NEED - 1970

Audio

I'M YOUR CAPTAIN(CLOSER TO HOME)  -   1970

WE'RE AN AMERICAN BAND - 1973

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