Dopo la presentazione, in anteprima mondiale, al Festival di Berlino lo scorso febbraio – il film venne proiettato anche su un maxi schermo “appeso” alla Porta di Brandeburgo in una notte rimasta nella storia – questa nuova versione di Metropolis sarà la protagonista assoluta di una serata/evento al Teatro Nuovo Giovanni da Udine l’11 settembre, alle 20.30, con l’accompagnamento, per la prima volta in Europa, della Alloy Orchestra di Boston.
Capolavoro muto dall’insuperabile forza visionaria, Metropolis, grazie al clamoroso ritrovamento del 2008 a Buenos Aires di alcune sequenze considerate perdute, rinasce così oggi in quella che è considerata la versione più completa e definitiva.
La più vicina all’originale firmata da Fritz Lang nel 1926 con 30 minuti in più rispetto a quelle finora conosciute e studiate. Opera simbolo del cinema espressionista, il film mantiene intatti quegli elementi di modernità e di avanguardia che da sempre lo hanno reso modello ispiratore della fantascienza moderna. Ma non solo, grazie all’inserimento delle sequenze mancanti, Metropolis svela ora un aspetto narrativo sconosciuto.
Il film che conoscevamo non raccontava la gelosia e la rivalità tra “il padrone” della città e “l’inventore/scienziato” per una donna (perduta da entrambi); non motivava, dal punto di vista diegetico, il perché della nascita di un Robot femmina! La nuova Metropolis è da questo punto di vista un “altro film” perché, sui memorabili sfondi e temi futuribili, racconta anche una trama d’amore e di vendetta, di gelosia e tradimenti.
La mutilazione del monumentale film di Lang cominciò subito dopo la prima del 10 gennaio 1927. A causa degli scarsi risultati ottenuti al box office, la UFA, storica casa di produzione tedesca, ritirò il film per licenziare più tardi una versione più corta e “in teoria” più appetibile dal punto di vista commerciale.
A curare il commento musicale dal vivo della proiezione al Teatro Nuovo di Udine sarà la Alloy Orchestra di Boston, la cui particolarità consiste nel creare sonorità dalla combinazione unica di bassi e percussioni “fatte in casa” con la più avanzata elettronica. I suoni nascono dal grande numero di strumenti utilizzati (oggetti di metallo, tubi, musical saw and bow) capaci di produrre un effetto sontuoso e allo stesso tempo esplosivo, intersecato con melodie che richiamano la tradizione della musica popolare.
Per l’Alloy Orchestra, ensemble specializzato nell’accompagnamento di film muti fondato nei primi anni ’90, il primo successo è arrivato nel 1993, con l’accompagnamento di Sylvester (Lupu Pick, 1923) al Festival di Telluride. In quell’occasione, il critico del Los Angeles Times Kenneth Turan definì la loro una musica di tale potenza e passione da reinventare l’idea stessa dell’accompagnamento di film muti. L’anno dopo l’Alloy fu di scena alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone ad accompagnare Lonesome (1928) di Paul Fejós e successivamente anche L’uomo con la macchina da presa (Dziga Vertov, 1929) e Sciopero (S.M. Ejzenstejn, 1925).
In preparazione all’evento, il 10 settembre alle ore 20.00, e in replica l’11 alle ore 16.00, al Cinema Visionario di Udine, si svolgerà la serata “Aspettando Metropolis”, con le proiezioni a ingresso gratuito dei documentari The Journey to Metropolis e Metropolis Refundada.
Il primo di produzione tedesca, ambientato a Berlino, Mosca, Buenos Aires e Parigi, descrive la genesi del film e i modi spesso complicati che gli esperti di tutto il mondo hanno sperimentato nel tentativo di completarlo. Il secondo di produzione argentina ricostruisce l’avventurosa storia del ritrovamento delle sequenze mancanti.
La serata udinese con Metropolis è organizzata dall’Agenzia TurismoFVG insieme al CEC – Centro Espressioni Cinematografiche che ne ha curato la proposta in collaborazione con la Fondazione Friedrich Wilhelm Murnau Stiftung Museum di Wiesbaden, La Cineteca del Friuli e Le Giornate del Cinema Muto di Pordenone.
Per informazioni:
CEC – Centro Espressioni Cinematografiche